Investing.com – Apre la seduta Wall Street ma la musica non cambia rispetto agli indici europei, ancora in rosso dopo una mattinata caratterizzata dal timore di una nuova ondata di Covid-19 visto i nuovi casi in Cina.
A New York cedono oltre l'1% in apertura lo S&P 550, il Dow Jones e il Nasdaq, con le vendite che non risparmiano i settori finanziario e tecnologico.
Tra le banche si assiste a vendite di oltre il 3% per Citigroup (NYSE:C), Wells Fargo (NYSE:WFC), PNC Financial (NYSE:PNC) e Bank of America (NYSE:BAC), mentre cedono il 2% Goldman Sachs (NYSE:GS), JPMorgan (NYSE:JPM) e Morgan Stanley (NYSE:MS).
Perdite più contenute per i tecnologici, tra cui Pinterest (NYSE:PINS) (-2%), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Tesla (NASDAQ:TSLA), Microsoft (NASDAQ:MSFT) Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), PayPal (NASDAQ:PYPL), Netflix (NASDAQ:NFLX) e Facebook (NASDAQ:FB), tutte in rosso.
I timori per una seconda ondata da Covid-19
“Le crescenti apprensioni causate dal timore che la seconda ondata di Covid-19 stia per colpire l’economia globale pesano sugli umori del mercato in avvio di settimana”, spiega Ipek Ozkardeskaya di Swissquote.
Negli Usa, in 21 Stati si è registrato negli ultimi giorni un incremento dei contagi, mentre complessivamente i casi sono aumentati dell’1,4%, il maggior balzo giornaliero di giugno e superiore alla media (1,1%) dell’ultima settimana. A impattare, vari elementi come le riaperture, le manifestazioni e il crescente numero di test.
“L’aumento dei casi, dalla Cina agli USA, preoccupa sempre di più gli investitori, che temono un’altra possibile paralisi imminente dell’economia, dopo che Pechino ha chiuso il più grande ingrosso ortofrutticolo della città”, aggiunge l'esperta.
Il calo però, potrebbe continuare anche nei prossimi giorni con “la paura che si verifichi un altro shutdown globale probabilmente spingerà ai margini gli investitori propensi al rischio”, conclude Ozkardeskaya.
"I timori di una seconda ondata di casi Covid-19 peseranno soprattutto sul comportamento dei titoli più ciclici e indurranno gli investitori a rifugiarsi nuovamente in attività difensive come i titoli tedeschi, i titoli del Tesoro statunitense o l'oro, oltre che e in valute come lo yen o il franco svizzero. Sul mercato azionario, saranno i settori più difensivi e quelli che hanno fatto meglio durante la crisi ad essere meno penalizzati", dicono in Link Securities.
Nel frattempo, il dato dell'Indice Empire State di New York è tornato verso quota zero, recuperando così rispetto al dato precedente, nettamente negativo.