MOSCA (Reuters) - La Russia ha vietato la negoziazione sulle azioni o sul capitale sociale di 45 banche o divisioni bancarie, tutte possedute da società presenti in Paesi che la Russia definisce "ostili" o detenute tramite capitali stranieri.
Tra queste figurano le unità russe di Intesa (BIT:ISP), Credit Suisse, Raiffeisen e Unicredit (BIT:CRDI) Bank, oltre alle russe Yandex-Bank e Ozon-Bank.
L'elenco fa seguito a un decreto emesso il 5 agosto dal presidente Vladimir Putin che vietava le operazioni di compravendita di partecipazioni nei settori finanziario ed energetico possedute da soggetti di Paesi "ostili", a meno che non fosse stata concessa un'autorizzazione specifica.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)