MILANO (Reuters) - Il Cda di Banca carige ha approvato il piano strategico 2016/20 che la Bce aveva chiesto di presentare entro il 30 giugno, incentrato sulla cessione delle sofferenze e sul recupero della redditività per allinearla ai benchmark di mercato.
L'istituto ligure prevede di raggiungere un utile netto al 2018 di 68 milioni, per salire a 163 milioni a fine piano (da un rosso di 102 milioni del 2015) con un Roe in recupero al 7% da -4% dell'anno scorso.
Il CET1 al 2017 è stimato in discesa al 10,3% (dal 12,2% del 2015) per poi risalire all'11,5% al 2020.
Non sono previste misure sul capitale che verranno proposte "solo se risultassero necessarie", mentre sul fronte dei costi il piano prevede la chiusura di 106 filiali e esuberi per circa 700 risorse.
"I dati sono il risultato di una lavoro di allineamento tra l'azienda e la Bce", commenta l'AD Guido Bastianini.
Sul fronte delle sofferenze Carige prevede di dismettere complessivamente 1,8 mld al 2017, sfruttando tutti gli strumenti disponibili sul mercato, tra cui cartolarizzazioni, Gacs, e l'intervento del fondo Atlante, con una unità dedicata alla gestione degli Npl che sarà rafforzata con altre 60 risorse, ha sottolineano l'AD.
In una prima fase verranno ceduti 900 milioni entro la fine del secondo semestre. L'obiettivo è quello di ridurre lo stock delle sofferenze lorde a 2,2 miliard da 3,5 miliardi di fine 2015 e di riportare il peso complessivo del credito deteriorato a fine piano al 19,9% sul totale credito dal 27,8% dell'anno scorso.
Il costo del rischio è stimato in circa 50 bps al 2020.
L'aumento del tasso di copertura degli Npl sarà già sostenuta a partire dalla fine del primo semestre portandosi al 47% dal 41,4% del 2015. Al 30 giugno sono previste ulteriori rettifiche su crediti per 250 milioni.
Sul fronte dei ricavi il piano vede una crescita dei proventi sia da margine di interesse (456 mln al 2020 Cagr +6,5%), sia da commissioni nette (334 mln, Cagr +4,4%).
I costi operativi sono previsti in calo ad un tasso medio annuo del 4% a 507 milioni al 2020.
(Andrea Mandalà)