Investing.com - Il prezzo dell’oro sale ai massimi della seduta questo martedì, dopo i dati sugli ordinativi di beni durevoli USA che hanno pesato sull’ottimismo della ripresa statunitense.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.233,20 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita di 3,90 dollari o dello 0,32%.
Il prezzo è precedentemente sceso al minimo della seduta di 1.222,40 dollari, il minimo dal 15 ottobre.
Supporto a 1.222,00 dollari, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.255,60 dollari, il massimo dal 21 ottobre.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre salgono di 19,2 centesimi, o dell’1,12%, a 17,35 dollari l’oncia troy.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli, che includono i mezzi di trasporto, sono scesi di un destagionalizzato 1,3% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Gli ordinativi dei beni durevoli che escludono i mezzi di trasporto , sono scesi dello 0,2% a settembre, contro le previsioni di un aumento dello 0,5%.
Gli investimenti durevoli nelle imprese, un barometro importante degli investimenti nel settore privato, sono scesi dell’1,7% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,6%.
Le esportazioni di beni durevoli, un indicatore per calcolare la crescita economica trimestrale, hanno visto un calo dello 0,7%.
Gli investitori attendono l’inizio del vertice di politica monetaria.
La Federal Reserve dovrebbe annunciare la conclusione del programma di allentamento monetario; si prevede inoltre che i tassi di interesse resteranno stabili.
Gli investitori seguiranno da vicino la dichiarazione della Fed alla ricerca di indicazioni su un eventuale aumento anticipato dei tassi di interesse.
I dati di ieri hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti è cresciuta al tasso più lento degli ultimi sei mesi ad ottobre, mentre la vendita di case in corso a settembre è salita meno del previsto, smorzando l’ottimismo per la forza dell’economia.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro il paniere di sei principali rivali, è sceso dello 0,25% a 85,40.
Il rame con consegna a dicembre è in salita di 2,7 centesimi, o dello 0,88%, a 3,091 dollari la libbra, poiché i timori di un’interruzione delle forniture dalla terza miniera mondiale in Indonesia hanno spinto i prezzi.
I minatore della miniera Freeport-McMoRan di Grasberg in Indonesia terranno un mese di sciopero a partire dalla prossima settimana, secondo quanto dichiarato da un sindacato, per via di problemi legati alla sicurezza del lavoro.
La miniera di Grasberg è una delle più grandi miniere mondiali. Nel 2013 la Freeport ha venduto 885 milioni di libbre di rame dalla miniera di Grasberg.