MILANO (Reuters) - Si espande progressivamente sui mercati l'avversione al rischio determinata da una possibile "Brexit" e con essa si allarga anche lo spread fra i tassi dei titoli tedeschi e quelli delle periferie europee, colpite ormai insieme all'azionario dalla corsa ai titoli rifugio.
Lo spread fra i rendimenti dei decennali di riferimento italiano e tedesco è salito in mattinata fino a un massimo di 146 punti base, ai livelli più alti dallo scorso 11 febbraio, complice l'incursione in territorio negativo del rendimento del Bund decennale, che si è spinto in seduta fino a un minimo di -0,032%. Con il decennale anche il 5 anni tedesco si spinge a livelli minimi di rendimento fino a -0,476%.
"E' l'avvicinarsi del referendum britannico che crea volatilità sui mercati, indebolendo in particolare l'azionario e le periferie. Va aggiunto che i volumi sono relativamente sottili, e questo acuisce movimenti bruschi. In un momento di grande incertezza, con i bancari in difficoltà, l'unico rifugio dell'investitore resta il comparto governativo della Germania" dice un trader. "Va detto tuttavia che il Btp, seppur nella sua debolezza, si sta comportando dignitosamente. Il principale driver dell'allargamento è il calo del rendimento tedesco".
"In caso di vittoria del Sì all'uscita, sicuramente le banche centrali saranno pronte ad adottare misure straordinarie a difesa del sistema, come ha detto chiaramente la Bce", osserva il trader. E mentre le banche centrali, Bce in testa, si stanno muovendo per alzare il livello di guardia, un sondaggio YouGov per il Times pubblicato ieri sera indica il voto a favore dell'uscita dall'Ue al 46% contro il 39% di quello a favore della permanenza.
Il dfferenziale fra Spagna e Germania sul tratto decennale si è spinto fino a 159 punti base da 148 della quotazione di ieri in chiusura. "Sulla Spagna pesa anche l'icertezza politica in vista delle elezioni di fine mese" dice ancora il trader.
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