Investing.com - I futures dell’oro hanno chiuso la seduta vicino al massimo di quattro settimane lo scorso venerdì, dopo il ridimensionamento delle aspettative verso l’aumento dei tassi USA e nel clima generale di apprensione per un possibile default della Grecia.
Venerdì sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.201,90 dollari l’oncia troy, in calo di 10 centesimi o dello 0,01%. Il giorno precedente i prezzi sono schizzati a 1.205,70, il massimo dal 26 maggio, per poi chiudere in salita di 25,20 dollari, o del 2,15%, a 1.202,00.
Sulla settimana i prezzi del metallo prezioso sono saliti di 21,90 dollari, o dell’1,93%, il secondo aumento settimanale consecutivo. Supporto a 1.171,90, minimo del 15 giugno e resistenza a 1.208,90, massimo del 26 maggio.
L’oro ha segnato l’impennata dopo la decisione della Federal Reserve di abbassare le previsioni di crescita e quelle sui tassi di interesse USA in conclusione al vertice di politica monetaria tenutosi mercoledì, spingendo i traders a rinviare le aspettative sulla tempistica di un eventuale aumento dei tassi.
La Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che la banca ha bisogno di “prove più evidenti” di una crescita sostenuta prima di alzare i tassi, ma riconosce che l’economia è “moderatamente cresciuta" dopo un primo trimestre piuttosto debole.
Un eventuale rinvio dell’aumento dei tassi di interesse avrebbe un effetto rialzista sull’oro, visto che si ridurrebbero i costi di gestione del metallo, che non offre agli investitori un ritorno assicurato.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso giovedì al minimo di cinque settimane di 93,30, per poi chiudere venerdì a 96,32. L’indice ha chiuso la settimana in calo dell’1,02%, il terzo calo settimanale consecutivo.
Intanto, gli investitori continuano a seguire attentamente gli sviluppi nelle trattative tra la Grecia ed i suoi creditori internazionali, nei crescenti i timori che il paese possa arrivare al default e sia costretto ad uscire dalla zona euro.
È oramai alle porte la scadenza del 30 giugno, entro la quale la Grecia dovrà restituire 1,5 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale. Alla fine del mese scadrà inoltre il pagamento dei restanti 7,2 miliardi ai creditori internazionali per un pacchetto di salvataggio da 240 miliardi.
Lunedì tutti e 28 i paesi membri dell’Unione saranno presenti al summit d’emergenza, l’ultima possibilità per la Grecia di evitare un default. La mancanza di un accordo durante questo vertice si tradurrà in un default della Grecia e nella sua uscita dalla zona euro.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha chiuso venerdì a 16,10 dollari l’oncia troy, in calo di 4,4 centesimi o dello 0,27%. L’argento è sceso giovedì a 16,43, il livello più basso dal 4 giugno. Sulla settimana l’argento ha visto un aumento di 20,9 centesimi o dell’1,79%, il primo aumento settimanale dopo quattro settimane consecutive in calo.
Sempre sul Comex, il rame con consegna a luglio ha chiuso venerdì in calo di 3,7 centesimi o dell’1,42%, a 2,569 dollari la libbra, dopo aver toccato il minimo giornaliero di 2,558, un livello che non si registrava dal 18 marzo.
Sulla settimana i prezzi del metallo roso sono scesi di 10,6 centesimi, o del 4,07%, il quinto calo settimanale consecutivo, nei timori legati all’economia cinese. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Nella prossima settimana i traders attenderanno i dati statunitensi sull’edilizia e sugli ordinativi di beni durevoli, alla ricerca di indicazioni sulla forza dell’economia sulla tempistica dell’aumento dei tassi USA.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 22 giugno
In Cina i mercati resteranno chiusi per la festa del Dragone.
I leader europei terranno un vertice d’emergenza a Bruxelles sull’accordo sul salvataggio greco, che scadrà il 30 giugno.
Gli USA rilasceranno i dati privati sulle vendite di case esistenti.
Martedì 23 giugno
La Cina rilascerà la lettura preliminare dell’indice HSBC manifatturiero.
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi durevoli industriali, sull’attività del settore manifatturiero e sulle vendite di case nuove.
Mercoledì 24 giugno
Nella zona euro, l’istituto Ifo rilascerà il report sulla fiducia delle imprese tedesche.
Gli USA rilasceranno i dati rivisti sulla crescita economica nel 1° trimestre.
Giovedì 25 giugno
Il gruppo di ricerche Gfk Group rilascerà il report sulla fiducia delle imprese tedesche.
Gli USA rilasceranno i dati settimanali sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, unitamente ai dati sulla spesa dei consumatori.
Venerdì 26 giugno
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati rivisti sul sentimento dei consumatori.