ROMA (Reuters) - Il Pd si confronterà con gli altri partiti per trovare un accordo sulla legge elettorale partendo dal Mattarellum ma, qualora l'esito non fosse positivo, si potrebbe votare entro giugno con la leggi proposte dalla Consulta per Camera e Senato.
Lo ha detto, in un'intervista all'Huffington Post, il presidente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico, Matteo Orfini, secondo una nota del Pd.
"La prossima settimana proporremo a tutte le forze parlamentari incontri per verificare disponibilità a cambiamenti, a partire dal Mattarellum", ha detto Orfini spiegando che in caso di accordo, anche su ipotesi alternative, si potrebbe "votare a giugno". Se l'accordo non ci dovesse essere, "si può votare subito con questa legge".
Secondo Orfini infatti i Consultellum di Camera e Senato sono piuttosto omogenei: "Alla Camera hai un premio di maggioranza e al Senato hai una soglia di sbarramento molto alta che rappresenta un'implicita correzione maggioritaria. Quindi è perfettamente utilizzabile".
La Corte Costituzionale ha stralciato il ballottaggio dalla legge elettorale della Camera, il cosiddetto Italicum, ha ammesso il premio di maggioranza per la lista che ottiene il 40% dei voti e ha detto che il sistema così modificato è immediatamente applicabile.
La decisione della Consulta è vista come un possibile viatico per le elezioni anticipate, dato che non prevede necessariamente l'intervento del Parlamento per modificare la legge elettorale.
Anche al Senato la legge elettorale, di tipo proporzionale, è stata sancita dalla Corte dopo la bocciatura del Porcellum.
Domani sera, il leader del Pd, Matteo Renzi, parlerà all'assemblea degli amministratori del partito.
Finora l'ex premier si è detto favorevole alla reintroduzione alla Camera del Mattarellum, per tre quarti maggioritario e per un quarto proporzionale.