Di Mauro Speranza
Investing.com – Importante settimana a Wall Street caratterizzata dal rilascio degli utili relativi al primo trimestre 2020, periodo fortemente influenzato dalle conseguenze della pandemia da coronavirus sull'economia USA.
Tra i protagonisti principali ci saranno le banche americane e le previsioni degli esperti parlano di un quadro molto negativo, in quanto le istituzioni finanziarie globali hanno subìto un duro colpo alle loro attività.
Il calendario prevede il rilascio dei risultati trimestrali da parte di molti tra i principali istituti di credito statunitensi, tra cui JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America, Goldman Sachs e Wells Fargo.
“Non c'è quasi nessun segmento dell'attività bancaria che non abbia sofferto a causa del blocco globale messo in atto per prevenire la diffusione della malattia”, spiega Haris Anwar, analista serior di Investing.com.
“Inoltre, nel corso del primo trimestre, i tassi di interesse sono scesi quasi a zero, mentre la Fed ha scatenato uno stimolo monetario senza precedenti, al fine di alimentare la crescita. Allo stesso tempo, i consumatori hanno drasticamente tagliato le spese, il principale motore della crescita economica statunitense nell'ultimo decennio” aggiunge Anwar.
Questo esperto prevede che “gli istituti di credito si troveranno ad affrontare un diluvio di insolvenze da parte delle aziende di settori industriali sostanzialmente chiusi a causa del virus - l'ospitalità, il turismo, i ristoranti, per citarne solo alcuni - che ora stanno lottando per la loro sopravvivenza. Questa triste situazione, con una recessione dietro l'angolo, significa che i titoli bancari statunitensi a capitalizzazione elevata hanno sottoperformato il mercato più ampio”.
L'indice Settle KBW Nasdaq Bank (BKO) è crollato del 42% nel primo trimestre, il suo peggior inizio d'anno da record.
Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che l'utile per azione per le banche a larga capitalizzazione potrebbe scendere del 40% rispetto alle stime iniziali nel 2020, del 16% nel 2021 e del 10% nel 2022. Inoltre, un aumento del reddito netto da interessi a fronte di un forte volume di prestiti non sarà sufficiente a compensare le perdite di credito e altri venti contrari, aggiungono dall'istituto americano
JP Morgan
Il primo istituto atteso alla prova degli “utili da coronavirus” sarà JP Morgan, attesa per domani martedì 14 aprile prima dell'apertura del mercato statunitense.
Gli analisti si aspettano un utile per azione di 2,2 dollari e un fatturato di 29,5 miliardi di dollari e diversi esperti si attendono che la banca potrebbe sospendere il dividendo per la prima volta nella storia.
L'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, nella sua lettera annuale agli azionisti scriveva che la pandemia del coronavirus porterà ad una grave recessione economica, simile a quella che gli investitori hanno visto durante il crollo del 2008 che ha quasi causato il collasso del sistema finanziario statunitense.
"Come minimo, si presume che includerà una cattiva recessione combinata con un qualche tipo di stress finanziario simile alla crisi finanziaria globale del 2008", secondo Dimon. "La nostra banca non può essere immune dagli effetti di questo tipo di stress".
Si tratterebbe di un segnale di quanto la crisi da coronavirus sia differente da quella finanziaria del 2008, occasione in cui Jp Morgan continuò a distribuire il dividendo agli azionisti e dopo 3 anni si riprese.
Dimon, però, ha definito “improbabile” il taglio del dividendo ma ha spiegato che una tale mossa sarebbe solo il risultato di un atteggiamento di “estrema prudenza”.
Citigroup
Nella giornata di mercoledì 15 aprile sarà il turno di Citigroup, anche questa prevista prima dell'apertura di Wall Street.
Oltre ai numeri della condizione fondamentale della banca, sarà importante anche concentrarsi sull'indice di efficienza di Citigroup, o alle spese in percentuale delle entrate. Questa metrica è arrivata a meno del 60% negli ultimi quattro anni, rendendo Citi l'unica grande banca globale in grado di mantenere una tale striscia vincente.
Le previsioni
“La nostra opinione è che sia JPMorgan che Citi siano ben preparate a far fronte a qualsiasi profonda recessione, grazie al taglio dei costi sostenuto nell'ultimo decennio e al riequilibrio dei loro portafogli”, prevede Anwar.
“Dopo la devastazione causata dalla pandemia, non è certo il momento migliore per andare a caccia di azioni bancarie. Ma investire in azioni finanziarie dovrebbe essere una scommessa a lungo termine, piuttosto che concentrarsi su fattori che influenzano le loro prospettive a breve termine”.
Secondo l'esperto di Investing.com, il loro punto di forza risiede nei “loro portafogli diversificati, la forza dei dividendi e i solidi rendimenti, il primo al 4,61% annuo, il secondo al 3,82% - insieme alla migliore qualità dei loro bilanci”.