Di Senad Karaahmetovic
Le azioni Snap (NYSE:SNAP) crollano di quasi il 30% negli scambi premarket di questo martedì, dopo che il social ha avvertito che il peggioramento del contesto macroeconomico peserà sui risultati del Q2.
“Il contesto macroeconomico è peggiorato ancora e più velocemente del previsto. Di conseguenza, crediamo che probabilmente riporteremo ricavi ed EBITDA rivisti al di sotto della fascia bassa del nostro range di previsioni del Q2 2022”, ha reso noto la società.
Ad aprile, Snap aveva annunciato di voler aumentare i ricavi del 20-25% nel Q2 su base annua.
La società inoltre rallenterà le assunzioni per quest’anno, secondo Reuters.
“Come molte aziende, continuiamo a dover far fronte all’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, ai problemi di approvvigionamento ed alla carenza di lavoratori, ai cambiamenti della politica della piattaforma, all’impatto della guerra in Ucraina, e tanto altro”, scrive in una nota l’amministratore delegato Evan Spiegel.
Snap ha sganciato una bomba, ha commentato l’analista di Vital Knowledge Adam Crisafulli.
“Proprio quando il tech cercava di trovare un fondo e la gente era entusiasta per le fusioni ed acquisizioni nel settore, SNAP se ne esce con un sorprendente profit warning. Sorprendente per due motivi: 1) è passato solo un mese circa dal report e 2) ad aprile ‘21 la gestione aveva implicato che le prospettive fossero conservative, suggerendo che potessero persino essere al rialzo (ovviamente non è così). Questo aggiornamento di SNAP renderà la saga di Twitter (NYSE:TWTR) molto più interessante ed ovviamente peserà sui principali rivali di SNAP”, scrive Crisafulli in una nota ai clienti.
L’analista di Wolfe Research Deepak Mathivanan ha tagliato il price target a 22,00 dollari ad azione, in calo dai precedenti 31,00 dollari.
“Crediamo che il mix di inserzionisti di SNAP, l’esposizione della categoria e la natura ridotta dei budget inserzionistici stiano causando una crescente volatilità in un macro-contesto in indebolimento. E, guardando al futuro, ci aspettiamo che la visibilità resti bassa nei prossimi trimestri. Le azioni sono scambiate a 3,8x i nostri ricavi rivisti dell’anno fiscale 2023, dopo una discesa del 30% negli scambi after-market, vicino al bottom del COVID (3,5x i ricavi dell’anno fiscale) del marzo 2020. Considerata la crescente incertezza della traiettoria e la bassa redditività di SNAP, ci aspettiamo che le azioni restino volatili nei prossimi mesi fino a quando le stime non si stabilizzeranno”, dicono gli analisti.