PARIGI (Reuters) - Societe Generale, la terza banca francese quotata in borsa, ha registrato un utile trimestrale migliore del previsto, grazie alle turbolenze sui mercati obbligazionari e valutari che hanno favorito le attività di trading.
I guadagni derivanti dal trading hanno attutito il crollo della divisione retail francese di SocGen, dove gli utili sono stati frenati da regole più severe sulla fissazione dei tassi ipotecari.
I risultati arrivano a meno di due settimane dall'insediamento del nuovo Ceo, Slawomir Krupa.
L'utile netto del gruppo è aumentato del 5,7% rispetto all'anno precedente, raggiungendo gli 868 milioni di euro per i tre mesi fino a marzo, quasi il doppio della media di quattro stime degli analisti elaborate da Refinitiv.
L'elevata volatilità valutaria e dei tassi d'interesse ha alimentato la domanda di copertura da parte dei clienti nel primo trimestre, facendo aumentare del 16% i ricavi derivanti dal trading nei redditi fissi e nelle valute, ha comunicato la banca.
Questi guadagni hanno superato quelli delle rivali Deutsche Bank (ETR:DBKGn), Goldman Sachs (NYSE:GS) e Bnp Paribas (EPA:BNPP), ma sono stati inferiori a quelli di Credit Agricole (EPA:CAGR).
Anche la società di leasing automobilistico Ald, quotata in borsa da SocGen, ha contribuito ai risultati, grazie ai maggiori guadagni derivanti dalla vendita di veicoli usati più costosi. La banca si appresta a concludere l'acquisizione della rivale europea LeasePlan per un valore di 4,9 miliardi di euro alla fine del mese.
Per contro, le vendite dell'attività retail francese di SocGen sono crollate dell'11% nel primo trimestre. I ricavi del gruppo sono scesi del 5,3% a circa 6,7 miliardi di euro.
I guadagni dell'unità sono stati limitati dal tetto imposto dalla Francia ai tassi di interesse sui nuovi mutui e sui prestiti al consumo.
Il governo ha inoltre recentemente aumentato al 3% i tassi di risparmio sui conti di risparmio più popolari offerti dalle banche francesi, i cosiddetti Livret A, riducendo ulteriormente i ricavi della divisione.
Anche la graduale eliminazione di un programma di prestiti a lungo termine a basso costo da parte della Banca centrale europea ha pesato sui risultati. Secondo la società, è improbabile che SocGen riesca a raccogliere i benefici dell'aumento dei tassi d'interesse nell'attività retail francese prima del 2024.
SocGen ha detto che quest'anno accantonerà meno denaro per i prestiti in sofferenza rispetto a quanto inizialmente previsto. Ora vede il cosiddetto "costo del rischio" al di sotto dei 30 punti base per il 2023, rispetto alla precedente previsione di 30-35 punti.
La banca francese ha mantenuto gli obiettivi finanziari per il 2025, che comprendono un rapporto costi/ricavi inferiore al 62% e un rendimento atteso sul patrimonio tangibile del 10%.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)