ROMA (Reuters) - Alitalia non va svenduta a multinazionali o società straniere, ma va valorizzata come compagnia di bandiera, ha detto oggi il leader della Lega Matteo Salvini.
"Il paese non può fare a meno di una compagnia di bandiera. Non va svenduta a multinazionali o compagnie straniere", ha detto Salvini a margine di un'iniziativa di Confcommercio.
In piena campagna elettore, a 19 giorni dal voto, il leader politico rispondeva a una domanda sul futuro dell'azienda commissariata, che il governo vorrebbe vendere per intero a un nuovo acquirente, evitando lo "spezzatino".
A manifestare interesse per la compagnia sono stati Lufthansa ed Easyjet; anche il fondo Usa Cerberus si è fatto avanti.
Salvini non ha specificato se Alitalia andrebbe nazionalizzata per intero o se lo Stato debba acquisirne parte del pacchetto azionario.
La Lega faceva parte del governo di centrodestra che a fine 2008 rifiutò l'offerta di acquisto di Air France e promosse una cordata di imprenditori italiani che a inizio 2009 rilevò Alitalia, già in amministrazione straordinaria.
Nel 2015 poi entrò nella società con il 49% l'emiratina Ethiad. A maggio del 2017 un referendum tra i lavoratori ha bocciato un accordo sindacale che sosteneva il rilancio della compagnia, in gravi difficoltà economica, in cambio del taglio di posti di lavoro e riduzioni dello stipendio.
La scorsa settimana il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha detto che sono "oggettivamente scarse" le possibilità di chiudere il dossier Alitalia prima delle elezioni, anche per la cautela degi investitori in vista del voto.
(Alberto Sisto)