(Reuters) - Il dollaro tocca il massimo da sette settimane, spinto dalle scommesse sui beni rifugio in un contesto di rischio di default del debito Usa, mentre i trader riducono le attese su un taglio dei tassi a breve da parte della Fed dopo i solidi dati sulla spesa dei consumatori e sulle abitazioni.
L'indice del dollaro statunitense ha raggiunto i 103,12, la soglia più alta dalla fine di marzo. L'ultimo rialzo è dello 0,3% a 102,91.
L'euro, invece, cala ai minimi di sei settimane rispetto al dollaro, a 1,0830 dollari, in calo dello 0,3%.
"I dati recenti dipingono un quadro di crescita statunitense più resistente rispetto a quello europeo", ha detto Joe Manimbo, senior market analyst presso Convera a Washington.
Il dollaro avanza dello 0,8% rispetto allo yen, a 137,46 yen, dopo aver raggiunto un picco di due settimane a 137,445.
Il biglietto verde si rafforza anche rispetto alla sterlina, che scende dello 0,1% a 1,2471 dollari. La sterlina è calata fino a 1,2422 dollari, ai minimi dalla fine di aprile.
Le trattative sul tetto al debito negli Stati Uniti rimangono al centro dell'attenzione.
Lo yuan cinese si indebolisce oltre i 7 dollari per la prima volta in cinque mesi, a causa delle tensioni geopolitiche e di ulteriori segnali che la ripresa cinese post-Covid stia perdendo slancio.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)