Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono andati in selloff questo lunedì, dopo i forti rialzi della settimana scorsa, sulla scia dei dati che hanno fornito un quadro della gravità del rallentamento in Germania e della debolezza del commercio in Cina.
Alle 3:50 ET (07:50 GMT), l’indice DAX in Germania scende dello 0,9%, dopo essere schizzato di quasi il 10% la scorsa settimana. L’indice francese CAC 40 va giù dello 0,8%, rispetto all’impennata dell’8% della scorsa settimana, mentre il britannico FTSE segna -0,4%, dopo essere schizzato di poco meno del 5% la settimana scorsa.
In Germania, i dati sulla produzione industriale hanno rivelato un tonfo di quasi il 18% ad aprile questa mattina, sottolineando la portata della recessione che si trova ad affrontare la più grande economia della zona euro nonostante le misure di confinamento siano ormai in fase di allentamento.
Oltre a questo, nel fine settimana sono stati pubblicati i deludenti dati commerciali sulla seconda economia mondiale, la Cina, importante partner commerciale dell’Europa. Le esportazioni cinesi a maggio si sono contratte del 3,3% rispetto all’anno scorso, mentre le importazioni sono crollate del 16,7%, il calo peggiore dal gennaio 2016.
Questi dati hanno fatto passare in secondo piano l’incremento a sorpresa annunciato venerdì di 2,5 milioni di unità per quanto riguarda l’occupazione non agricola USA, contro le aspettative di un tonfo di 8 milioni.
Tra le notizie sulle compagnie, AstraZeneca (LON:AZN) crolla del 2,4% in seguito alla notizia di Bloomberg secondo cui avrebbe contattato il rivale USA Gilead Sciences (NASDAQ:GILD) per una possibile fusione per creare una delle più grandi case farmaceutiche al mondo.
La compagnia di pagamenti tedesca Wirecard (DE:WDIG) registra un crollo del 3,3% dopo l’apertura di un processo contro l’amministrazione nell’ambito di un’indagine sulla manipolazione del mercato.
Intanto, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) balza del 2% dopo aver reso noto di aver ricevuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea per acquisire una partecipazione di maggioranza in Unione di Banche Italiane (MI:UBI). L’acquisizione creerà la banca più grande d’Italia.
I prezzi del greggio salgono questo lunedì, sulla scia della notizia del fine settimana secondo cui l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, tra cui la Russia, hanno deciso di prorogare i tagli da record alla produzione fino alla fine di luglio.
Alle 2:00 ET, i future del greggio USA rimbalzano dell’1,2% a 40,01 dollari al barile. Il greggio di riferimento internazionale, il Brent balza dell’1,4% a 42,90 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,8% a 1.696,45 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1305, su dello 0,2%.