Investing.com – I Della Valle lanciano una nuova opa su Tod’s SpA (BIT:TOD), ma questa volta, grazie all’appoggio di Bernard Arnault, l’uscita dalla Borsa è assicurata. Dopo il tentativo fallito nel 2022, infatti, gli imprenditori marchigiani e L Catteron, fondo di investimento controllato dal colosso del lusso Lvmh, hanno annunciato un’opa amichevole su Tod’s. L’obiettivo, come anticipato, è il delisting del titolo da Piazza Affari e il prezzo è stato fissato a 43 euro per azione, 6,62 in più rispetto ai 36,38 della chiusura di venerdì, con un premio del 17,59% per un’operazione da 512 milioni di euro.
Sulla scia della notizia, uscita nel weekend, in Borsa Milano oggi volano le azioni di Tod’s avvicinandosi al prezzo del delisting: +17,38% a 42,68 euro.
L’operazione è stata voluta per assicurare il perseguimento dei programmi futuri di crescita e il rafforzamento di Tod’s, visto che, spiega la società in una nota, il delisting “consentirebbe a quest’ultimo di perseguire i propri obiettivi in un contesto di mercato e in una cornice giuridica caratterizzati da maggiore flessibilità gestionale e organizzativa, con tempi di decisione e di esecuzione più rapidi e beneficiando altresì di una riduzione dei costi di gestione e di quotazione sul mercato”.
Diego Della Valle che guida il gruppo italiano in qualità di presidente e amministratore delegato, ha commentato: “Sono molto soddisfatto di questa operazione che porterà ulteriori benefici allo sviluppo futuro del gruppo Tod’s, uno sviluppo fatto di continui investimenti e di obiettivi sfidanti. “In questo momento – ha aggiunto - uscire dalla Borsa, con la quale abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, riteniamo sia la scelta strategicamente più idonea”.
Tod’s uscirà dalla Borsa
Il risultato, come anticipato, è infatti assicurato in ogni caso. Se l’operazione dovesse concludersi con successo, la quota dei Della Valle in Tod's scenderebbe dal 64% al 54%, mentre il fondo L Catterton salirebbe al 36%. I soci di maggioranza, manterrebbero così il controllo di Tod's, mentre all'azionista di minoranza Delphine andrebbe un 10%.
Se però l’operazione non dovesse concludersi, forte dell’accordo con il fondo controllato dal paperone francese Bernard Arnault, il delisting sarà comunque conseguito mediante l’esecuzione della fusione.
Non si ripeterà dunque lo scenario del 2022, quando il prezzo delle azioni era stato fissato a 40 euro e l'opa, presentata dalla sola famiglia Della Valle, non era andata a buon fine a causa del mancato raggiungimento della soglia di adesione necessaria.
La crescita del 2023
Il gruppo, che produce abbigliamento di lusso con i marchi Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 1,127 miliardi di euro, +11,9% rispetto al 2022.
“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati a inizio anno, pur all’interno di un contesto macroeconomico non facile a livello internazionale”, ha sottolineato Diego Della Valle. “Considerando la buona qualità dei dati – ha concluso -, siamo molto positivi sui risultati reddituali che potremo ottenere, oltre che sull’ottima capacità di crescita futura del nostro gruppo”.
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