BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha presentato i punti salienti del Green Deal, una strategia volta a garantire che l'industria europea possa competere con Stati Uniti e Cina nella produzione industriale di tecnologia pulita e nell'accesso alle materie prime necessarie per la transizione ecologica.
Il piano Net-Zero Industry Act and Critical Raw Materials, che rientra nel Green Deal, è stato pensato per garantire che l'Ue non solo sia un modello nella riduzione delle emissioni di carbonio, ma sia anche all'avanguardia nella tecnologia necessaria a farlo. Ci sono però segnali di ritardo.
Secondo la Commissione, si prevede che gli investimenti globali nella transizione ecologica triplichino entro il 2030, rispetto ai mille miliardi di dollari dell'anno scorso.
"Il punto fondamentale è che vogliamo essere leader nelle industrie green del futuro", ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovksis in una conferenza stampa.
La Commissione Ue ha fissato per la regione l'obiettivo di estrarre il 10% delle principali materie prime che consuma, come il litio e, per la prima volta, il rame e il nichel, mentre dal riciclo deriverà un ulteriore 15%. Dalle lavorazioni di materie prime dovrebbe inoltre arrivare il 40% del fabbisogno entro il 2023.
L'approvvigionamento di minerali cruciali per la transizione verde rappresenta una sfida: la Cina trasforma quasi il 90% degli elementi rari e il 60% del litio, un elemento essenziale per le batterie.
La Commissione ha affermato che non più del 65% di una materia prima essenziale dovrebbe provenire da un singolo Paese terzo.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)