Di Geoffrey Smith
Investing.com - Mercati britannici a due velocità ad inizio settimana, dopo che il governo ha fatto capire le misure che verranno inserite nel nuovo bilancio che verrà presentato al Parlamento questo giovedì: aumento delle tasse e taglio della spesa pubblica.
Il Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha dichiarato in un'intervista televisiva alla BBC nel fine settimana che "tutti pagheranno più tasse. Vedremo tagli alla spesa", come parte di una strategia che si concentrerà innanzitutto sulla riduzione dell'inflazione.
L'entità e la struttura di queste misure sono ancora incerte, e circolano ancora diverse cifre contrastanti. Secondo il Financial Times, l'Office for Budget Responsibility ha avvertito della necessità di colmare un buco di 70 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche, dovuto principalmente all'aumento dei costi del servizio del debito, causato dalle turbolenze scatenate dalle proposte dell'ex Primo Ministro Liz Truss.
Altri report hanno invece suggerito che Hunt cercherà di colmare il divario di finanziamento con misure fiscali e di spesa per un valore di circa 55 miliardi di sterline, che probabilmente includeranno misure per congelare le soglie fiscali ai livelli attuali, piuttosto che lasciarle aumentare in linea con l'inflazione come avviene di solito.
dipartimenti sarà probabilmente congelata in molti settori, il che promette ulteriori disordini tra i lavoratori del settore pubblico. Il Royal College of Nursing del Regno Unito, che rappresenta gli infermieri di tutto il sistema sanitario nazionale, per la prima volta nella storia ha votato a favore di uno sciopero per ottenere una retribuzione più elevata.
Il FT ha anche riferito che le misure includeranno un dimezzamento della franchigia fiscale annuale sui guadagni di capitale, che passerà dalle attuali 12.300 sterline.
Bloomberg, che ha riportato la cifra di 55 miliardi di sterline, ha affermato che le misure fiscali rappresenteranno probabilmente circa il 40% del totale, mentre i tagli alla spesa costituiranno il restante 60%.
Un inasprimento della politica fiscale è considerato inevitabile dopo anni di misure straordinarie per sostenere l'economia durante la pandemia e un periodo di minore crescita dovuto all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, che ha danneggiato il commercio estero.
Tony Danker, capo della Confederazione dell'Industria Britannica, ha dichiarato al FT che il governo è ancora troppo "concentrato sull'abrogazione della legge europea e non su ciò che limita la crescita".
I commenti di Hunt sono stati accolti con una certa rassegnazione dai mercati britannici lunedì mattina: al momento, la GBP/USD è in calo dello 0,1% a $1,1809 ed è flat sull'euro a €1,1444. L'indice delle medie imprese britanniche FTSE 250 perde lo 0,4% e il rendimento del Gilt a 10 anni, dopo essere salito all'apertura in risposta alle previsioni dell'OBR, è invariato al 3,36%.
Ricordiamo che ad ottobre il titolo decennale UK aveva raggiunto un picco di oltre il 4,60% a causa della preoccupazione per i piani di Truss/Kwarteng.