HELSINKI (Reuters) - La zona euro rischia di restare intrappolata in un periodo prolungato di bassa crescita e debole dinamica dei prezzi in un contesto in cui deve affrontare la recessione indotta dalla pandemia del coronavirus.
Lo ha detto il membro della Banca Centrale Europea Olli Rehn.
La scorsa settimana la Bce, mantenendo la sua politica monetaria invariata, ha espresso una visione ottimistica per la crescita pur sottolineando i rischi tra cui un euro forte, una seconda ondata di contagi e indicatori di fiducia deboli.
Usando lo stesso tono più 'dovish', Rehn ha spiegato che mentre la Bce ha evitato il rischio di una deflazione, la pandemia peserà sulla crescità della produttività e alimenterà le differenze tra i paesi della zona euro per un periodo lungo.
"C'è il rischo che la zona euro cada nella trappola di una crescita economica e di un'inflazione basse per un lungo periodo", ha detto Rehn, governatore della banca centrale finlandese in un comunicato. "L'inflazione della zona euro è rimasta a livelli troppo bassi e c'è il rischio che questo trend continui".
"Stimoli monetari abbondanti restano necessari per sostenere economia e occupazione e raggiungere l'obiettivo di una stabilità dei prezzi", ha aggiunto.
Rehn ha poi sottolineato come la decisione della Fed di spostarsi verso un obiettivo di inflazione media potrebbe avere un impatto sulla politica della Bce.
"La nuova strategia della Fed inevitabilmente avrà un impatto sullo scenario operativo della politica monetaria della Bce. Non operiamo in uno spazio vuoto", ha detto.
(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)