Di Liz Moyer
Investing.com - I titoli azionari statunitensi continuano la loro discesa questo venerdì, nel secondo giorno al ribasso malgrado il report migliore del previsto sull’occupazione ad aprile.
Alle 16:24 CEST, l’indice Dow Jones Industrial Average scende di 237 punti, o dello 0,6%, mentre l’S&P 500 va giù dello 0,7% ed il NASDAQ Composite segna -0,8%.
Il Bureau of Labor Statistics ha reso noto che l’economia ha aggiunto 428.000 posti di lavoro ad aprile, più dei 400.000 previsti, ed il tasso di disoccupazione è pari al 3,6%, lo stesso del mese prima. I compensi non sono cresciuti come a marzo, però, e ciò potrebbe indicare un rallentamento del tasso di inflazione. La Federal Reserve ha alzato il tasso di interesse di riferimento mercoledì di mezzo punto ed ha segnalato che potrebbero arrivare ulteriori incrementi nei prossimi mesi, ma il Presidente Jerome Powell ha ridimensionato i timori che la banca possa agire ancor più aggressivamente.
Sui titoli tech pesa l’aumento dei tassi, con i Treasury decennali USA sopra il 3%. Oltre all’inflazione, gli investitori sono preoccupati per un possibile rallentamento della crescita economica, con la Cina che continua a rispondere ai focolai di Covid-19 con dei lockdown.
Block Inc (NYSE:SQ) crolla del 4,6%: la società di pagamenti ha reso noto che i profitti da Cash App sono aumentati del 26% dall’anno scorso, anche se gli utili per azione rivisti di 18 centesimi hanno deluso le attese. Le azioni della casa farmaceutica Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) scendono dello 0,8%, con i regolatori USA che hanno limitato l’uso del suo vaccino a dose unica contro il Covid-19 per un raro rischio di trombosi.
L’Unione Europea ha proposto di vietare il greggio russo entro sei mesi e di ridurre le importazioni di prodotti raffinati entro la fine dell’anno. Servirà l’approvazione di tutti e 27 i paesi del blocco, ma potrebbe essere necessario un compromesso per Ungheria e Slovacchia per far passare l’accordo.
Il petrolio sale. I future del greggio WTI sono in salita dello 0,9%, a 109,22 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno su dello 0,9% a 111,83 dollari al barile. I future dell’oro segnano +0,5% a 1884 dollari l’oncia.