Investing.com - Wall Street continua il suo rimbalzo questo martedì, mentre vengono fatti progressi nelle trattative commerciali USA-Cina.
L’indice S&P 500 sale di 6 punti o dello 0,24% a 2.739,53 alle 9:40 ET (13:40 GMT) mentre l’indice Dow composite va su di 23 punti, o dello 0,09% a 25.036,50 e l’indice NASDAQ Composite legato al settore tech è in salita di 33 punti, o dello 0,46% a 7.427,81.
Stamane la Cina ha reso noto che abbasserà i dazi sulle importazioni di auto e parti di ricambio a partire dal 1° luglio. I dazi saranno ridotti al 15% dagli attuali 20% e 25%, mentre quelli sui pezzi di ricambio scenderanno al 6%.
I dazi alti sulle automobili rappresentavano uno dei motivi di protesta da parte del governo USA. I due paesi lavorano ad un accordo, mentre la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è stata momentaneamente “sospesa” secondo quanto reso noto dal Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin domenica.
Intanto, gli Stati Uniti sono vicini ad un accordo per l’annullamento del divieto delle forniture da parte delle aziende statunitensi al colosso delle telecomunicazioni ZTE (HK:0763).
I titoli tech registrano le migliori performance dopo la campanella di apertura. Apple (NASDAQ:AAPL) sale dello 0,56% mentre Tesla (NASDAQ:TSLA) è in salita dello 0,09% e Facebook (NASDAQ:FB) va su dello 0,23%. Micron Technology Inc (NASDAQ:MU) schizza del 6,43% mentre Walt Disney Company (NYSE:DIS) rimbalza dell’1,00%.
Kohl’s Corporation (NYSE:KSS) crolla del 2,30% nonostante gli utili migliori del previsto e JC Penney Company Inc Holding (NYSE:JCP) segna un tonfo del 3,80%. Sony Corp ADR (NYSE:SNE) registra un crollo dell’1,49% dopo la notizia dell’acquisizione di EMI Music Publishing.
In Europa le borse sono positive. Il tedesco DAX sale di 112 punti, o dello 0,86%, il francese CAC 40 va su di 7 punti, o dello 0,13%, mentre il londinese FTSE 100 è in salita di 22 punti, o dello 0,29%. L’indice paneuropeo Euro Stoxx 50 è in salita di 15 punti, o dello 0,44%, mentre lo spagnolo IBEX 35 va su di 62 punti, o dello 0,62%.
Tra le materie prime, i future dell’oro salgono dello 0,19% a 1.293,30 dollari l’oncia troy ed i future del greggio sono in salita dello 0,10% a 72,42 dollari al barile. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,03% a 93,43.