Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei titoli azionari statunitensi si prospetta in discesa questo venerdì, in attesa dei dati sull’inflazione che potrebbero innescare ulteriori aumenti dei tassi di interesse.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow scende di 175 punti, dello 0,5%, i future S&P 500 vanno giù di 24 punti, o dello 0,6% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 108 punti, o dello 0,9%.
I principali indici hanno chiuso in rialzo ieri, ma si avviano a registrare una settimana di discesa, con gli investitori preoccupati che l’inflazione elevata costringerà la Federal Reserve a continuare ad alzare i tassi.
Il blue-chip Dow Jones Industrial Average scende del 2% questa settimana, che sarà la quarta consecutiva in discesa. L’S&P 500 segna -1,6%, la sua settimana peggiore da metà dicembre, mentre il Nasdaq Composite scende dell’1,7%.
L’indice PCE core, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed, sarà pubblicato nel corso della seduta.
L’indice, atteso alle 14:30 CET, dovrebbe essere salito dello 0,4% su base mensile e del 4,3% su base annua, rispetto al +4,4% del mese prima, suggerendo che l’inflazione è dura da domare.
Nel corso della giornata saranno pubblicati inoltre i dati sui redditi e le spese pro-capite e saranno seguiti i commenti dei membri della Fed Loretta Mester, Philip Jefferson e Susan Collins.
Intanto, il titolo Boeing (NYSE:BA) crolla nei premarket dopo che la Federal Aviation Administration ieri ha dichiarato che il produttore di aerei ha temporaneamente sospeso le consegne dei suoi 787 Dreamliner mentre sono in corso analisi su un componente della fusoliera.
Beyond Meat (NASDAQ:BYND) registra invece un’impennata del 14% negli scambi premarket, in scia alla perdita netta minore del previsto riportata per il quarto trimestre.
I prezzi del petrolio salgono questo venerdì, sulla notizia di Reuters che la Russia intende tagliare fino al 25% delle esportazioni petrolifere dai suoi porti occidentali a marzo, una quantità decisamente superiore ai 500.000 barili al giorno annunciati in precedenza.
La notizia ha fatto passare in secondo piano il nuovo aumento delle scorte petrolifere USA: i dati della Energy Information Administration hanno infatti rivelato un incremento per la nona settimana di fila al massimo dal maggio 2021.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono in rialzo dello 0,4% a 75,69 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +0,5% ad 82,64 dollari. Entrambi i contratti scendono dello 0,5% sulla settimana, dopo aver recuperato le pesanti perdite.
Intanto, i future dell’oro sono in calo dello 0,1% a 1.824,75 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0575, giù dello 0,2%.