Di Mauro Speranza
Investing.com – Il management di Wircard cerca di uscire dalle accuse arrivate ieri dal revisore dei conti Ernst & Young spostando la colpa verso ignoti truffatori, ma il titolo continua a sprofondare.
A Francoforte, infatti, il titolo Wirecard (DE:WDIG), tra i più importanti componenti del Dax, cede oltre il 40% nella giornata di oggi, portando il crollo delle azioni al 75% in sole due sedute, a 22,92 euro.
Il collasso del titolo nel corso di questi due giorni ha fatto scendere la capitalizzazione al di sotto della barriera dei 3 miliardi di euro, sottraendo alla società 10 miliardi di valore di borsa in meno di 48 ore.
Ieri, l'AD del gruppo tedesco dei pagamenti, Markus Braun, ha pubblicato un video in cui annunciava di voler citare in giudizio, senza identificare alcun colpevole, i responsabili di una possibile truffa ai danni di Wirecard.
"Non si può escludere che Wirecard AG sia diventata la parte lesa in un caso di frode di proporzioni considerevoli", spiegava Braun nel video, spiegando così il gigantesco buco pari a 1,9 miliardi di euro evidenziato da Ernst & Young quale motivazione per il rifiuto della certificazione del bilancio.
Secondo l'Handelsblatt il problema riguarderebbe in particolare due conti asiatici usati da Wirecard per sostenersi nel periodo che va dal pagamento che garantisce al negozio, che avviene velocemente, al momento in cui le carte di credito trasferiscono le somme all'azienda tedesca, che spesso può durare settimane.
La cifra di 1,9 miliardi rappresenta un quarto dei bilanci del gruppo e Markus Braun, ha dichiarato ieri che "siamo impegnati a chiarire tutto", cercando così di rispondere al 'punto interrogativo' sul futuro del gruppo, ora a rischio.