MILANO (Reuters) - Yoox Net-a-Porter sale in borsa nel suo primo giorno di quotazione post fusione, operazione che porterà singergie per oltre 60 milioni di euro a partire dal 2018.
L'integrazione tra le due società di e-commerce per il mondo del lusso e della moda sarà infatti pienamente conclusa tra due anni. Un lavoro tutto "dietro le quinte", ha spiegato l'AD Federico Marchetti alla cerimonia di debutto in Borsa, che non avrà alcun impatto per clienti finali e per i brand serviti perchè l'identità delle due realtà non sarà snaturata.
Nessun nuovo dettaglio finanziario è stato svelato oggi, in attesa del piano industriale che sarà presentato la prossima primavera-estate e che traccerà le linee guida per i successivi cinque anni. L'AD ha però voluto specificare che le sinergie indicate a marzo in occasione dell'annuncio della fusione con Net-a-Porter (60 milioni in termini di Ebitda più capex savings dal 2018) sono "perfino conservative".
"E' una fusione tra due leader alla pari e perfettamente complementari", ha detto Marchetti sottolineando che non ci saranno licenziamenti perchè "è una storia di crescita e non di razionalizzazione industriale, abbiamo gli stessi clienti e serviamo gli stessi brand ma in modo diverso".
Yoox, quotata dal 2009, e Net-a-Porter, prima interamente controllata da Richemont, sono nate entrambe nel 2000 e si sono affermate come e-commerce store dei grandi marchi della moda. Il fatturato aggregato pro-forma sul 2014 è di 1,3 miliardi. "Sono alla cerimonia di debutto in Borsa per la seconda volta, a sei anni di distanza dalla prima, non ce ne sarà una terza perché questa è la volta buona, è di quelle occasioni che capitano una volta nella vita", ha detto Marchetti ricordando di aver fondato Yoox quindici anni fa "non in un garage ma in un magazzino". "In sei anni il titolo è salito del 600%", ha rimarcato.
Il presidente della nuova realtà, guidata operativamente da Marchetti, doveva essere Natalie Massenet, fondatrice di Net-a-Porter, ma a inizio settembre ha sorpreso il mercato annunciando le proprie dimissioni. La scelta del suo sostituto "non è la nostra priorità numero uno, ci stiamo pensando con calma", ha detto l'AD ricordando l'"ottimo lavoro" dell'attuale presidente Raffaello Napoleone. "Ci sarà un'assemblea entro fine anno per l'allargamento del Cda", ha aggiunto.
Nessuna paura, infine, per le prospettive in Cina, dove il rallentamento della crescita economica e la svalutazione dello yuan hanno messo sotto pressione molti gruppi del lusso. "La Cina per noi va molto bene, cresciamo a tripla cifra, c'è un vero boom di acquisti su Internet. Anche se leggo che il lusso 'fisico' soffre, noi non ne abbiamo la minima percezione", ha commentato Marchetti.
Il titolo festeggia in borsa con un rialzo, intorno alle 12, del 5,74% a 29,67 euro.
(Claudia Cristoferi)