Investing.com - I futures del gas naturale USA crollano sotto i 2 dollari questo martedì, pesano le previsioni che mostrano un clima meno freddo fino a metà febraio. Precedentemente erano state previste temperature più basse.
Secondo gli speculatori ribassisti, il clima mite peserà sulla domanda invernale del combustibile da riscaldamento. La stagione che va da novembre a marzo rappresenta il picco della domanda per il consumo di gas USA.
Il gas naturale con consegna a marzo sul New York Mercantile Exchange crolla al minimo intraday di 1,994 dollari per milione di BTU, un livello che non si registrava dal 23 dicembre, prima di attestarsi a 1,998 dollari alle 14:50 GMT, o alle 9:50 ET, con un crollo di 15,4 centesimi, o del 7,13%.
Ieri il prezzo è crollato di 14,6 centesimi, o del 6,35%, a causa delle previsioni di un clima meno freddo per le prossime due settimane.
A metà dicembre il gas naturale è crollato a 1,684 dollari, un livello che non si registrava da quasi 17 anni, per via di un inizio inverno insolitamente mite a causa di El Niño che ha pesato sulla richiesta della materia prima.
Il prossimo report sulle scorte della U.S. Energy Information Administration, previsto per giovedì 4 febbraio, dovrebbe mostrare un calo di circa 200 miliardi di piedi cubici per la settimana terminatail 29 gennaio.
Nella settimana precedente è stata registrata una riduzione di 211 miliardi di piedi cubici; le scorte sono scese di 115 miliardi di piedi cubici nella stessa settimana dello scorso anno, mentre la media quinquennale per questo periodo è pari ad una diminuzione di 178 miliardi di piedi cubici.
Il totale delle scorte di gas naturale USA relativo alla scorsa settimana ammonta a 3,086 mila miliardi di piedi cubici, il 17,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed il 14,0% in più rispetto alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.
Il prossimo report sulle scorte dell’EIA,
Intanto sul Nymex, il greggio con consegna a marzo crolla di 1,61 dollari, o del 5,09%, a 30,01 dollari al barile, mentre il petrolio da riscaldamento con consegna a marzo registra un crollo del 4,25% a 0,9924 dollari a gallone.