ROMA (Reuters) - Il governo ha avviato "una riflessione e i necessari approfondimenti tecnici" per rivedere la riforma delle banche di credito cooperativo all'interno dell'obiettivo più generale di separazione dell'attività di banca commerciale da quella di investimento.
Lo dice il ministero dell'Economia rispondendo ad un'interrogazione in commissione Finanze alla Camera.
La Lega vuole introdurre una moratoria sulla riforma del credito cooperativo fino a quando in Europa non saranno introdotte regole più favorevoli alle banche italiane di minori dimensioni.
Nel discorso programmatico in Parlamento, il premier Giuseppe Conte ha sostenuto l'opportunità di distinguere, soprattutto a livello territoriale, banche commerciali e banche di investimento.
"Ciò si può conseguire lavorando su una revisione della riforma in atto, soprattutto per recuperare la tradizionale funzione del credito cooperativo nel rispetto del primario obiettivo di supportare in modo adeguato il tessuto produttivo delle piccole e medie imprese sul territorio", scrive il Tesoro nella risposta.
"Sono in atto, quindi, una riflessione e i necessari approfondimenti tecnici per porre in essere le opportune iniziative".
Il contratto di governo tra M5s e Lega, a proposito della tutela del risparmio e del credito dice che "bisogna andare verso un sistema in cui la banca di credito al pubblico e la banca d’investimento siano separate sia per quanto riguarda la loro tipologia di attività sia per quanto riguarda i livelli di sorveglianza".
L'esecutivo di Matteo Renzi, nel 2016, ha varato una legge che porta le quasi 300 banche di credito cooperativo esistenti a confluire in tre holding: Iccrea, Cassa centrale Banca e l'altoatesina Raiffeisen.
Iccrea e Cassa centrale Banca saranno inoltre sottoposte alla vigilanza unica europea e dovranno rispettare più severi requisiti patrimoniali.
Cassa Centrale Banca ha presentato l'istanza per la costituzione del gruppo bancario cooperativo il 21 aprile 2018, Iccrea il 27 aprile 2018. Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige aveva presentato istanza il 22 settembre 2017 ma il processo è stato rallentato dall'istruttoria dell'Antitrust, che si è risolta positivamente lo scorso 15 giugno.