ROMA (Reuters) - La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha chiuso il caso sull'incandidabilità di Silvio Berlusconi ai sensi della legge Severino, senza emettere alcuna sentenza.
L'ex premier, la cui famiglia è principale azionista di Mediaset (MI:MS), era stato riabilitato dal Tribunale di sorveglianza di Milano lo scorso 11 maggio, che ne aveva disposto la fine dell'incandidabilità con ordinanza immediatamente esecutiva.
A seguito della decisione dei giudici di Milano i legali di Berlusconi avevano scelto, a settembre, di ritirare il ricorso presentato cinque anni fa contro l'applicazione ai suoi danni della legge Severino.
I 17 giudici che compongono la Grande Chambre della Corte hanno chiuso il caso questa mattina a Strasburgo prendendo atto della richiesta dell'ex premier e deliberando conseguentemente che "le circostanze particolari relative al rispetto dei diritti umani non richiedono la prosecuzione dell'esame del caso".
Berlusconi, 82 anni, aveva presentato ricorso a Strasburgo contro l'applicazione della legge Severino nel settembre 2013, a pochi mesi dalla condanna, lamentandone l'applicazione retroattiva. La legge del 2012 che porta il nome dell'ex ministra della Giustizia del governo-Monti impedisce ai condannati per reati gravi di candidarsi alle elezioni.