LONDRA (Reuters) - Il dollaro si stabilizza dopo le vendite subite la settimana scorsa, grazie ai segnali di pressioni salariali emersi dai dati occupazionali Usa di venerdì.
** Quanto emerso dai 'payroll' Usa ha spinto il mercato a ragionare sulla possibilità di un nuovo rialzo dai tassi da parte della Fed già nel primo trimestre di quest'anno, con i rendimenti sui Treasury Usa risaliti ai massimi da diverse settimane (cinque per quello sulla scadenza decennale).
** Tuttavia il biglietto verde non sembra aver ritrovato alcun trend rialzista, con gli operatori che mantengono ancora un atteggiamento cauto temendo nuovi scivoloni della valuta.
** "È interessante notare che, nonostante ci sia stata un po' di volatilità nel frattempo, azionario Usa, dollaro e rendimenti decennali (Usa) sono tutti più o meno sugli stessi livelli di quando la Fed ha alzato, quasi quattro settimane fa" si legge in una nota di Anz. "Sembra che i mercati si stiano chiedendo se il tema della risalita dell'inflazione sia ormai prezzato".
** L'euro/dollaro è rimasto nel corso della seduta entro un intervallo ristretto, compreso tra 1,0517 e 1,0555; la settimana scorsa il cambio era oscillato tra 1,0339 e 1,0621.
** Il dollaro guadagna leggermente sullo yen a metà mattinata, ma sotto il massimo di seduta ai 117,52.