MADRID (Reuters) - Il fronte dei partiti separatisti catalani si avvia a riconquistare la maggioranza del parlamento locale, dopo che gli elettori hanno respinto il tentativo del premier spagnolo Mariano Rajoy di mettere all'angolo il movimento indipendentista.
Rajoy, il cui governo non ha riconosciuto il referendum di ottobre per l'indipendenza catalana e ha spinto per l'arresto dei leader separatisti, ha detto che si impegnerà a discutere con il nuovo governo catalano.
Il voto riaccende la più grave crisi politica spagnola da decenni, e oggi pesa sui mercati, con Madrid che perde oltre l'1%. Ma rappresenta anche un problema per l'Unione Europea, che ha difeso la scelta di Madrid di perseguire sul piano giudiziario i leader separatisti, e che deve fare già i conti con la Brexit e con il malcontento dei paesi dell'Est.
I partiti favorevoli all'indipendenza possono contare complessivamente 70 seggi sui 135 del parlamento regionale, con Junts Per Catalunya dell'ex presidente Carles Puigdemont che si conferma la principale forza indipendentista.
Il partito unionista di centro Ciudadanos è stato il più votato, ma le altre forze contrarie all'indipendenza, il Partido popular del premier Rajoy e i socialisti, hanno deluso le attese.
Rajoy ha escluso l'indizione di nuove elezioni nazionali e si è detto disponibile a colloqui con il prossimo governo catalano. Ma non ha chiarito se intende incontrare l'ex presidente catalano Puigdemont, che si è autoesiliato a Bruxelles.
Puigdemont ha chiesto un incontro all'estero, in Belgio o in un altro paese Ue, ma ha aggiunto di essere pronto a tornare in Spagna, se gli verrà garantito che potrà prendere il suo posto a capo di un nuovo governo catalano.
((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224326, Reuters Messaging: massimiliano.digiorgio.thomsonreuters.com@reuters.net))
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