SEOUL (Reuters) - Le guardie presidenziali e le truppe militari della Corea del Sud hanno impedito alle autorità di arrestare il presidente sottoposto all'impeachment Yoon Suk Yeol, in un teso stallo durato sei ore all'interno della residenza presidenziale nel cuore di Seoul.
Yoon è indagato penalmente per insurrezione a causa della sua proposta di legge marziale del 3 dicembre, che ha stupito la Corea del Sud e ha portato al primo mandato di arresto emesso per un presidente in carica.
"È stato giudicato praticamente impossibile eseguire il mandato d'arresto a causa dello stallo in corso", si legge in un comunicato dell'Ufficio per le indagini sulla corruzione degli alti funzionari (Cio).
I funzionari del Cio e la polizia hanno eluso centinaia di sostenitori di Yoon che si sono radunati all'alba di questa mattina nei pressi della sua residenza, adottando lo slogan "Stop the Steal" reso popolare dai sostenitori del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, per bloccare l'arresto.
I funzionari del Cio, a capo di una squadra congiunta di investigatori, sono arrivati ai cancelli del complesso presidenziale poco dopo le 7 del mattino locali (ore 23,00 di ieri in Italia) e sono entrati a piedi.
Una volta all'interno del complesso, il Cio e la polizia sono stati circondati da cordoni di personale del Servizio di Sicurezza Presidenziale (Pss) e da truppe distaccate per la sicurezza presidenziale, ha detto un funzionario del Cio ai giornalisti.
Più di 200 agenti e soldati del Pss hanno bloccato gli agenti del Cio e la polizia, ha aggiunto. Ci sono stati alterchi e gli agenti del Pss sembravano portare armi da fuoco, ma secondo il funzionario non sono state estratte armi.
Yoon, che è rimasto isolato dopo l'impeachment e la sospensione dal potere del 14 dicembre, non è stato visto durante lo scontro.
Il ministero della Difesa sudcoreano ha detto che le truppe coinvolte sono sotto il controllo del Pss.
Il Cio ha interrotto il tentativo di arrestare Yoon intorno alle 13,30 a causa delle preoccupazioni per la sicurezza del suo personale e ha comunicato di essere "profondamente dispiaciuto" per la mancata cooperazione da parte di Yoon.
Il Cio ha detto che valuterà i prossimi passi da compiere.
La polizia, che fa parte della squadra investigativa congiunta, ha designato il capo del Pss e il suo vice come sospettati in un procedimento penale per ostruzione del dovere ufficiale e ha emesso un mandato di comparizione per interrogarli domani, in base a quanto riferito dall'agenzia stampa Yonhap news.
L'insurrezione è una delle poche accuse penali da cui un presidente sudcoreano non gode di immunità.
Il mandato di arresto per Yoon, approvato da un tribunale martedì dopo aver ignorato diverse convocazioni a comparire per un interrogatorio, è valido fino al 6 gennaio.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)