ROMA (Reuters) - All'indomani della richiesta di squalifica per 26 azzurri di atletica leggera da parte della procura antidoping, il presidente della Fidal (Federazione italiana atletica leggera) afferma che l'atletica italiana è pulita. La questione è dunque legata solo a problemi procedurali che nulla hanno a che vedere con il doping vero e proprio, secondo la Fidal.
"La giustizia sportiva faccia il suo corso, ma è inaccettabile quello che si è scatenato sull'atletica italiana", ha detto il presidente Alfio Giomi nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza per prendere posizione dopo i deferimenti di ieri in applicazione delle norme sportive antidoping sull'elusione di sottoporsi ai prelievi dei campioni biologici.
"Era un sistema che non funzionava e che abbiamo denunciato più volte", ha detto in riferimento agli omessi controlli, che secondo lui sarebbero dovuti esclusivamente a questioni di sistema senza alcun dolo da parte degli atleti.
"Non c'entra niente con il doping, non c'è un solo rappresentante dell'atletica italiana positivo all'antidoping. L'immagine che c'è in questo momento non è la verità: l'atletica italiana è viva più che mai ed è onesta", ha aggiunto.
I provvedimenti di deferimento sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell'indagine 'Olimpia' condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano, e agli accertamenti della stessa Procura Antidoping.
L'inchiesta ha preso il via in seguito alla positività del marciatore Alex Schwazer, riscontrata nel luglio 2012, che ha poi portato alla sua squalifica per tre anni e nove mesi. Poi, dal luglio 2014, tutti i fascicoli sono passati alla procura antidoping che ha svolto propri accertamenti sulle numerosissime e-mail (oltre un milione) e il resto della documentazione e tenuto gli interrogatori degli azzurri.
Tra i 26 atleti per i quali sono stati chiesti i due anni di squalifica, molti i nomi di spicco dell'atletica leggera come Fabrizio Donato, Giuseppe Gibilisco, Andrew Howe, Daniele Meucci e Silvia Weissteiner.