ROMA (Reuters) - La fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini italiani è in "lenta e faticosa ripresa" ma solo una persona su cinque (21,5%) esprime gradimento nei confronti del governo.
Lo scrive l'Eurispes nel trentesimo rapporto sull'Italia, centrato quest'anno sul concetto di responsabilità.
I cittadini che esprimono un aumento di fiducia nelle istituzioni passano dal 7,7% del 2017 all'attuale 13% (erano solo il 2,4% nel 2015). Allo stesso tempo, emerge dalla rilevazione, diminuiscono coloro che indicano una fiducia in calo: dal 42,8% al 34,4%.
I consensi nei confronti del Parlamento arrivano al 22,3%, gli sfiduciati sono il 20% in meno rispetto al 2013. Cresce anche la fiducia nella magistratura (+5,8), ma il tasso dei consensi non supera il 40%.
Invariato, intorno al 44%, il sentimento di affezione nei confronti nel Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
In pochi si dicono convinti che il governo sia riuscito a risanare i conti pubblici (18,7%). Tra le attese non corrisposte, quella di rilanciare i consumi e gestire la crisi migratoria (per entrambe le voci il 24% circa dei giudizi positivi), la lotta alla disoccupazione (80% contro il 20%), offrire prospettive ai giovani (80% versus 20%), maggiori diritti per i cittadini (76,3% contro il 23,7%), garantire la coesione sociale e sostenere la natalità (77,2% versus 22,8% in entrambi i casi), la diminuzione della pressione fiscale (80,6% contro 19,4%) e portare a termine una buona riforma elettorale (79,5% e 25,5%).
Il 38,9% dei cittadini ritiene che la situazione economica sia rimasta stabile. In parallelo, diminuiscono i pessimisti che riferiscono una condizione peggiorata (41,5%; -17,6% rispetto al 2017).
Ripartono i consumi base: il 43,7% degli italiani riferisce di aver speso di più per i prodotti alimentari rispetto agli anni precedenti.
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