GAZA/GERUSALEMME (Reuters) - Uomini di Hamas a Gaza hanno giustiziato 18 palestinesi accusati di collaborare con Israele, il giorno dopo che le forze israeliane hanno ucciso tre comandanti del gruppo islamico.
Militanti con maschere e vestiti di nero hanno sparato a sette dei condannati, i cui volti erano coperti e le mani legate, davanti ai fedeli usciti dalla moschea Omari su Palestine square, nella prima esecuzione pubblica nell'enclave dagli anni 90.
Altri 11 sono stati uccisi in una stazione della polizia abbandonata vicino a Gaza city, secondo quanto riferito da un funzionario della sicurezza di Hamas.
"La resistenza ha iniziato un'operazione con obiettivo i collaboratori che hanno aiutato l'occupazione (israeliana), ucciso la nostra gente e distrutto le nostre case", si legge su un sito web gestito dalla sicurezza di Hamas.
Il centro palestinese per i diritti umani ha denunciato gli omicidi. "Chiediamo all'Autorità nazionale palestinese e alla resistenza di intervenire per fermare queste esecuzioni stragiudiziali", ha detto in una nota il presidente dell'organizzazione, Raji al-Surani.
Intanto gli scontri tra Israele e Hamas continuano. Oltre 60 razzi sono stati sparati da Gaza su Israele, uno dei quali ha colpito una sinagoga a Ashdod, ferendo cinque persone, secondo quanto riferito dalla polizia israeliana.
Le forze israeliane hanno invece effettuato oltre 25 raid aerei su Gaza, uccidendo quanto persone, spiegano funzionari sanitari palestinesi.
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