WASHINGTON (Reuters) - Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato la richiesta dell'Italia di poter armare due suoi velivoli a pilotaggio remoto MQ-9 Reaper con missili Hellfire (prodotti da Lockheed Martin), bombe a guida laser e altre armi, hanno riferito oggi due funzionari statunitensi.
Potrebbe trattarsi della prima approvazione alla vendita di droni armati da quando lo scorso febbraio il governo Usa ha modificato la politica per l'export di questi armamenti, che hanno giocato un ruolo chiave nelle azioni militari americane in Afghanistan, Iraq e Yemen.
L'Italia sarebbe il secondo Paese a ricevere la luce verde per l'acquisto di droni armati dopo la Gran Bretagna che li impiega dal 2007, secondo i due funzionari che hanno chiesto di restare anonimi non essendo autorizzati a parlare della questione prima di un annuncio atteso in giornata.
La Defense Security Cooperation Agency del Pentagono ha notificato ieri sera al Congresso la possibilità della vendita, valore 129,6 milioni di dollari, con la società privata General Atomics che fungerebbe da prime contractor, dicono i funzionari.
L'Italia chiede dal 2012 di poter armare due suoi MQ-9 Reapers. Anche la Turchia ha chiesto di acquistare droni armati dagli Stati Uniti.
I parlamentari Usa hanno 15 giorni di tempo per bloccare la vendita, anche se un'azione del genere è improbabile.
L'Italia possiede 12 velivoli a pilotaggio remoto, tra Predator (non armabili) e Reaper.
(Andrea Shalal)