Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, le restrizioni all’immigrazione poste in atto dal Presidente Trump hanno scatenato i timori per l’impatto sull’economia delle politiche della nuova amministrazione.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 100,52 dopo essere sceso al minimo di 100,14 nella notte.
Venerdì, Trump ha imposto un blocco dell’immigrazione da sette paesi a maggioranza musulmana ed ha introdotto misure per vietare l’ingresso negli Stati Uniti ai rifugiati.
L’ordinanza ha scatenato dei ricorsi legali, critiche internazionali, forti proteste e confusione circa l’applicazione negli aeroporti.
È inoltre aumentata l’apprensione per l’impatto potenzialmente destabilizzante delle politiche protezioniste della nuova amministrazione.
Il dollaro resta sotto pressione anche per via dei dati peggiori del previsto sulla crescita del quarto trimestre USA che hanno ridimensionato le aspettative di un aumento più veloce dei tassi di interesse per quest’anno.
Il tasso annuo di crescita economica è sceso all’1,9% nel trimestre terminato a dicembre, secondo quanto risulta dai dati del Dipartimento per il Commercio, in netto calo dal 3,5% segnato nel terzo trimestre.
L’economia è cresciuta di solo l’1,6% nel 2016, il tasso di crescita più lento dal 2011.
Il rallentamento della crescita ha alimentato le speculazioni che la Federal Reserve possa non alzare i tassi di interesse tanto velocemente.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,18% a 114,88.
L’euro e la sterlina sono pressoché invariati contro la valuta statunitense, con il cambio EUR/USD a 1,0698 e la coppia GBP/USD a 1,2548.