GAZA/GERUSALEMME (Reuters) - Militanti di Hamas hanno sparato salve di razzi contro Israele dalla Striscia di Gaza, provocando la minaccia del governo israeliano di revocare la tregua proposta dall'Egitto e accettata unilateralmente.
In mattinata lo Stato ebraico aveva annunciato di aver cessato il fuoco nell'ambito del piano per porre fine alle ostilità, mentre un dirigente di Hamas aveva detto che il gruppo islamico palestinese - che controlla Gaza - stava ancora valutando la proposta.
Ma il braccio armato di Hamas, le Brigate Izz el-Deen al-Qassam, hanno invece respinto il cessate il fuoco, annunciando che la battaglia con Israele "crescerà in ferocia ed intensità".
L'accordo annunciato dall'Egitto prevedeva la "de-escalation" del conflitto a cominciare progressivamente dalle 9 di oggi (le 8 ora italiana), con lo stop totale delle ostilità entro 12 ore.
Secondo le forze armate israeliane dalle 9 di oggi sono avvenuti però oltre 35 lanci di razzi provenienti da Gaza. La tv ha mostrato in diretta la distruzione di alcuni razzi da parte del sistema d'intercettazione Iron Dome sulla città portuale di Ashdod, dove è stata colpita una fabbrica (anche se non si sono registrati feriti).
Le sirene hanno suonato in varie zone, a circa 130 km di distanza dalla Striscia. Le Brigate Qassam hanno rivendicato alcuni dei lanci.
I razzi palestinesi, in una settimana di conflitto, non hanno provocato morti. Gli attacchi israeliani, riferiscono fonti sanitarie palestinesi, hanno causato invece la morte di 184 persone, in gran parte civili.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele risponderà con forza, se i lanci proseguiranno: "Se Hamas respinge la proposta egiziana e il lancio di razzi da Gaza non cessa - come sembra al momento - siamo pronti a continuare e intensificare la nostra operazione per proteggere il nostro popolo.
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