di Ilaria Polleschi e Steve Scherer
MILANO (Reuters) - L'Italia sta lavorando per fare in modo che l'operazione Mare Nostrum per il soccorso degli immigrati che tentano di arrivare in Europa via mare venga sostituita "al più presto" da un'operazione dell'agenzia europea Frontex.
Lo ha detto oggi il ministro dell'Interno Angelino Alfano - che da mesi chiede la collaborazione dell'Ue nella gestione degli sbarchi dei migranti - in una conferenza stampa dopo una riunione informale dei ministri degli Affari interni europei presieduta dall'Italia, senza però fornire dettagli sui tempi in cui la sostituzione dovrebbe avvenire.
Il commissario agli Affari interni dell'Ue, Cecilia Malmstrom, ha però sottolineato come Frontex sia "una piccola agenzia" che necessiterà del contributo di mezzi e uomini da parte di tutti gli stati membri per sostituire la missione militare italiana.
"Noi lavoriamo per un subentro con una operazione Frontex all'operazione Mare Nostrum, che è a tempo. Questo è l'obiettivo, che sarà raggiunto al più presto possibile", ha spiegato Alfano. "E' un obiettivo molto chiaro e molto concreto. Credo che ci siano tutte le condizioni per fare si che Mare Nostrum venga sostituita da un altro tipo di operazione".
Il ministro ha aggiunto di aver ricevuto dai colleghi degli altri paesi Ue "una grande e positiva prova di solidarietà ed anche di forza e di onestà", perché tutti si sono detti pronti a sostenere una operazione a tempo nel Mediterraneo.
"Questo nostro semestre non può cominciare con un segno migliore", ha sottolineato.
Malmstrom ha però ricordato che per Frontex "avremo bisogno di più asset dagli stati membri e per questo chiederemo all'Italia di sedersi con noi per tentare di identificare esattamente di cosa c'è bisogno per ridurre la sua presenza nel Mediterraneo", ha spiegato.
"Frontex può fare molto, ma non abbiamo i mezzi per sostituirci completamente senza che tutti gli altri stati membri contribuiscano con navi, elicotteri, fondi o staff", ha aggiunto il commissario, sottolineando di stare lavorando per fare in modo che questa diventi un'operazione sempre più europea. "Non posso dire quando succederà esattamente ma ci stiamo chiaramente lavorando".
Solo nello scorso fine settimana, le navi italiane dell'operazione militare Mare Nostrum - voluta dal governo Letta per evitare naufragi che nei mesi scorsi sono costati la vita a centinaia di persone - hanno soccorso barconi con a bordo più di 2.600 migranti, provenienti per la maggior parte da Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Sudan e Algeria.
Da inizio anno e fino allo scorso 4 luglio, l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) ha contato l'arrivo di 63.600 migranti, cifra che ha già superato i circa 62.000 arrivi dell'intero 2011, anno delle rivolte della Primavera Araba.
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