MILANO (Reuters) - Il punto più basso dell'attività transattiva nel settore immobiliare è ormai alle spalle e gli eccessi restrittivi sul fronte creditizio che hanno caratterizzato la fase più acuta della crisi sono superati, ma la strada della ripresa è ancora lunga.
E' quanto emerge dall'Osservatorio sul mercato immobiliare curato da Nomisma e relativo a 13 grandi città.
"La strada della ripresa del mercato immobiliare si conferma lunga e tortuosa. La perdurante debolezza economica rappresenta un elemento di indiscutibile penalizzazione della possibilità di acquisto di beni durevoli. Non deve stupire se oggi le famiglie alla ricerca di un'abitazione siano poco più di 324 mila contro le quasi 730 mila di un anno fa", si legge nel rapporto.
Dopo un 2013 chiuso con compravendite immobiliari nelle 13 grandi città in ulteriore calo, seppure con un'intensità in progressiva attenuazione, il primo trimestre di quest'anno ha segnato un'inversione di tendenza. L'aumento delle quantità compravendute nelle 13 città monitorate è risultato del 7,4% nel segmento abitativo e del 14,9% in quello commerciale.
A livello nazionale, l'incremento delle compravendite residenziali nei primi tre mesi del 2014 si è attestato al 4,1% tendenziale, "ponendo fine a otto anni di marcata flessione".
Sul fronte creditizio "non vi sono dubbi sul superamento degli eccessi restrittivi che hanno caratterizzato la fase più acuta della crisi, ma pare altrettanto evidente che il ritorno alla normalità allocativa sia un processo appena avviato e, per il momento, limitato al sostegno delle famiglie".
Una correzione più marcata dei prezzi, stimabile nell'ordine di un ulteriore 10% sulla base di un'analisi delle condizioni del mercato creditizio pre e post crisi, consentirebbe di attenuare lo spessore della quota di domanda latente destinata a non manifestarsi, sottolinea Nomisma. "È, tuttavia, alle erogazioni che occorre fare riferimento per garantire un irrobustimento delle dinamiche moderatamente espansive".
La modestia delle transazioni registrate sul mercato negli ultimi anni - evidenzia ancora Nomisma - "è il risultato di una perdurante difficoltà di incontro tra un'offerta in costante crescita e una domanda in progressivo calo in tutti i segmenti".
I tempi medi di vendita e di locazione hanno raggiunto livelli decisamente elevati in tutti i segmenti, ma si conferma la tendenza emersa nel corso del 2013 di una stabilizzazione.
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