PARIGI/DUBAI (Reuters) - Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha personalmente rifiutato le offerte di colloqui da parte degli Stati Uniti per combattere lo Stato Islamico, frustrando apparentemente gli sforzi di Washington di costruire una coalizione militare per contrastare l'avanzata dei militanti sia in Iraq che in Siria.
"Non vedo nessun elemento di collaborazione con un Paese che ha le mani sporche e intenzioni ambigue", ha detto Khamenei in una serie di dichiarazioni citate dall'agenzia di stampa Irna.
Intanto gli Stati Uniti hanno lanciato un raid aereo contro un obiettivo dell'Is nella parte sudoccidentale di Baghdad nella notte, in un'escalation della compagna contro le forze estremiste che hanno occupato parte della Siria e dell'Iraq.
Teheran, principale alleato dei nemici dell'Is in Siria e in Iraq, non è stato invitato al meeting di Parigi. Alla riunione nella capitale francese le potenze mondiali hanno dichiarato la volontà di fermare l'Is con ogni mezzo, dando supporto all'azione militare in Iraq, ma senza menzionare la Siria, dove costruire un'alleanza è molto più complesso per la diplomazia Usa.
Khamenei ha dichiarato che Washington ha preso contatti con Teheran tramite l'ambasciata iraniana a Baghdad per richiedere un incontro e discutere forme di collaborazione contro l'Is. Qualcosa che alcuni funzionari iraniani hanno accolto con favore, ma che Khamenei ha detto di disapprovare.
Il segretario di Stato americano John Kerry ha smentito di voler collaborare con l'Is ma non ha voluto precisare se gli Usa abbiano contattato o meno l'ambasaciata iraniana a Baghdad.