ROMA (Reuters) - L'Italia ha registrato più morti nel 2020 che in qualsiasi altro anno dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, secondo i dati Istat che suggeriscono che il Covid-19 ha causato molti più decessi di quelli che gli sono stati ufficialmente attribuiti.
Lo scorso anno in Italia sono morte in totale 746.146 persone secondo i dati Istat, con un aumento di 100.525, o il 15,6%, rispetto ai dati medi del periodo 2015-2019.
Guardando in particolare al periodo successivo all'esplosione del focolaio di Covid, ossia dal 21 febbraio fino a fine anno, i "morti in eccesso" sono state anche più alte, con 108.178 morti, in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo degli ultimi 5 anni.
L'Istituto Superiore di Sanità ufficialmente ha attribuito al coronavirus 75.891 decessi, circa il 70% dei morti in eccesso.
L'Italia ha continuato a registrare centinaia di morti per Covid anche quest'anno. Il conto aggiornato alla giornata di ieri indicava 98.974 decessi.
Ufficialmente il Covid-19 è la causa del 10% dei decessi in Italia dal 21 febbraio scorso, con notevoli differenze tra regione e regione.
Il Covid ha causato il 14,5% dei decessi nelle regioni del Nord, quelle dove la pandemia è arrivata prima. Nel centro Italia è stato causa del 7% dei decessi, mentre nel Mezzogiorno il 5% era imputabile al Covid.
Dei 100.525 decessi in eccesso dello scorso anno, il 76% sono persone oltre gli 80 anni e il 20% sono nella fascia d'età compresa tra 65 e 79 anni.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)