ROMA (Reuters) - Italia e Iran hanno firmato oggi un accordo quadro di finanziamento, per un importo complessivo di 5 miliardi, per sostenere investimenti nel paese del Golfo.
Lo dice una nota diffusa dal ministero dell'Economia.
L'accordo, che era stato annunciato nei giorni scorsi, è stato firmato da Invitalia Global Investment e dalle banche iraniane Bank of Industry and Mine e Middle East Bank.
"L'Accordo Quadro fissa i termini e le condizioni generali che regoleranno i singoli futuri Contratti di finanziamento (Facility Agreement) conclusi tra Invitalia Global Investment e le banche iraniane, per un importo complessivo fino a 5.000.000.000 (cinque miliardi) di euro, e coperti da garanzia Sovrana rilasciata dal Governo iraniano", dice la nota.
L'accordo del 2015 sul programma nucleare iraniano tra Teheran, Usa, Cina, Francia, Germania, Russia, Gran Bretagna e l'Alto rappresentante dell'Unione europea del 2015 ha posto le premesse per la ripresa delle relazioni di cooperazione commerciale fra l'Iran e la comunità internazionale.
Da allora le imprese italiane hanno avviato con le controparti iraniane delle trattative private che hanno portato alla conclusione di protocolli di intesa per un valore complessivo di circa 27 miliardi di euro.
In particolare, Saipem (MI:SPMI) ha firmato accordi di cooperazione per la progettazione di oleodotti, il potenziamento di raffinerie e lo sviluppo del giacimento di gas di Tous e Ferrovie dello Stato ha firmato un accordo da 1,2 miliardi per la costruzione della linea alta velocità tra Qom e Arak.
Altre aziende che potrebbero essere interessate da queste prime linee di credito sono Maire Tecnimont e Danieli.
Oltre che per l'alta velocità, gli iraniani hanno mostrato interesse anche per la costruzione di acquedotti, centrali di energia elettrica, il settore metallurgico e dell'oil&gas.
L'accordo del 2015 con l'Iran è stato messo in discussione dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump in ottobre e solo domani Washington deciderà se reintrodurre sanzioni nei confronti di Teheran.
La posizione dell'amministrazione Usa ha di fatto congelato l'attività di garanzia del credito in Iran del gruppo Cassa depositi e prestiti, che emette bond negli Stati Uniti.
Con la legge di bilancio 2018 il governo ha quindi consentito a Invitalia di operare come istituzione finanziaria per l'internazionalizzazione dell'economia italiana in Paesi ad alto rischio geopolitico come l'Iran.
I crediti e gli impegni assunti da Invitalia sono garantiti dallo Stato, con un fondo che nel 2018 disporrà di 120 milioni di euro.