ROMA (Reuters) - Cgil, Cisl e Uil insistono nel chiedere all'esecutivo di inserire da subito, nella legge di Stabilità, meccanismi che consentano un accesso anticipato alla pensione, in deroga alla riforma previdenziale di fine 2011, la legge Fornero.
"L'assenza della flessibilità è un ulteriore rallentamento di qualsiasi turn over e di possibilità occupazionali per i giovani", ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, durante un'audizione in Senato sulla manovra condotta assieme alle altre sigle sindacali.
La manovra contiene misure per accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà infatti chiedere il part time (riducendo l'orario di lavoro tra il 40 e il 60%) ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi.
La Cisl, attraverso il segretario confederale Maurizio Petriccioli, lamenta inoltre che l'innalzamento della soglia di 'no tax area' per i pensionati scatti solo nel 2016. "L'equilibrio che è stato trovato in manovra è insufficiente ed è troppo debole sul piano della domanda interna", ha detto il dirigente sindacale.
Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, definisce la manovra "un provvedimento privo di visione strategica", pur apprezzando la scelta del governo di dare risorse all'economia attraverso l'aumento del deficit di 14,6 miliardi.
Tutti i sindacati chiedono al governo maggiori risorse per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego (la manovra stanzia 300 milioni) e lamentano i tagli a centri di assistenza fiscale e patronati.
"Chiediamo di stralciare i tagli a caf e patronati. A rischio non c'è solo la qualità dei servizi ma anche l'occupazione in questi enti", dice Petriccioli.