MILANO (Reuters) - Grazie ai giovani della generazione Z, la moda di seconda mano dovrebbe costituire il 27% dell'armadio del consumatore medio entro il 2023.
E' quanto prevede uno studio realizzato da BCG e Vestiaire Collective, la più diffusa app - nata nel 2009 - per la rivendita di moda di seconda mano.
Secondo lo studio, il mercato della moda e del lusso 'second-hand' è triplicato dal 2020 e non accenna a rallentare.
Oggi rappresenta dal 3% al 5% del settore complessivo dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori e potrebbe crescere fino al 40%, dice una nota.
"E' ormai certo che i consumatori hanno abbracciato la seconda mano e stanno cambiando il modo in cui acquistano e vendono i loro vestiti. Per i marchi, entrare in questo mercato costituisce un'enorme opportunità per attrarre clienti nuovi e già esistenti, motivati da sostenibilità, convenienza ed esclusività", commenta nella nota Sarah Willersdorf, responsabile globale del settore lusso presso BCG.
(Claudia Cristoferi, editing Francesca Piscioneri)