ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nella prima uscita come candidato del Pd alle elezioni del 4 marzo, difende davanti ai militanti del circolo dell'Esquilino, a Roma, i risultati del governo, che vanno rafforzati nei prossimi cinque anni.
"La legislatura consegna il Paese in condizioni molto migliori di come lo aveva trovato", dice Padoan alle circa 70 persone che lo ascoltano nella dove sono ancora presenti una bandiera del Partito comunista e un poster del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.
"Costruiamo con pazienza ma con convinzione, ché i risultati arrivano. È un dato di fatto, i numeri ci dicono che si sta meglio di 4-5 anni fa", dice Padoan e cita la finanza pubblica, le banche e il lavoro, sostenendo che i contratti a tempo determinato sono meno della metà del totale, anche se superano la metà dei nuovi posti creati con il Jobs act.
Una delle critiche maggiori rivolte alla riforma del lavoro del precedente governo di Matteo Renzi è che, con il venir meno degli incentivi alle imprese, le nuove assunzioni siano prevalentemente a termine e non stabili come auspicato.
Padoan non abbraccia l'ipotesi avanzata dal Pd di abolire il canone Rai, che peraltro il governo Renzi ha ridotto a 90 euro mettendolo nella bolletta elettrica per ridurne l'evasione.
"La mia posizione è: mi sembra un ragionamento che va rovesciato. Ragioniamo sul ruolo pubblico della Rai con un progetto culturale importante, poi su come lo finanziamo. Casomai il canone si può abbassare, non abolire. Lo abbiamo già fatto con beneficio per le casse pubbliche", ha spiegato il ministro.
L'ex economista Ocse - accolto da applausi dopo essere stato presentato come "romano e romanista" - invita comunque a non abbassare la guardia: "Qui non si deve rilassare nessuno, anzi bisogna cercare più forza per accelerare, per le riforme".
"Nella prossima legislatura, già semplicemente continuare a fare quello che si è fatto fin qui darebbe risultati positivi", ha detto.
Padoan ha ribadito la sua contrarietà a modificare la legge Fornero sulle pensioni, come invece auspicano Lega e M5s: "Bisogna avere la assoluta avvertenza di non modificare la sostenibilità a lungo termine, perché farebbe pagare un prezzo altissimo ai nostri figli e nipoti".