Per JP Morgan Am, alla luce del rallentamento è consigliabile posizionarsi su obbligazioni di alta qualità per approfittare delle quotazioni elevate di quelle con merito di credito inferiore
Da inizio anno gli investitori obbligazionari hanno beneficiato delle indicazioni provenienti dalle principali banche centrali – in primis Fed e Bce – tutte a favore di politiche monetarie di nuovo accomodanti, pronte a sostenere l’economia globale. Anche mercoledì il presidente della Fed, Jerome Powell, nell’audizione al Congresso americano, ha accennato alle ‘correnti contrarie’ e agli investimenti in calo, confermando che i tassi a fine luglio, quando si riunirà il Fomc, saranno tagliati. Un contesto che ha spazzato via i timori che avevano ingessato gli investitori nel quarto trimestre del 2018 e che ha rinfrancato i mercati.
RIPRENDE LA CACCIA AL RENDIMENTO
“La stagione della caccia al rendimento da parte degli investitori obbligazionari si è quindi riaperta e potrebbe comportare una ulteriore riduzione degli spread creditizi o, quantomeno, mantenerli stabili” fa sapere il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. Secondo il quale, tuttavia, è bene comunque sempre tenere a mente che la crescita continua a perdere vigore e che un deterioramento dei fondamentali avrà impatti diretti e significativi soprattutto sulle aziende di qualità inferiore...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge