di Emilio Parodi
BRESCIA (Reuters) - L'udienza sulla consegna al Belgio di Silvia Panzeri, figlia dell'ex eurodeputato Pier Antonio al centro dell'inchiesta Qatargate, è stata nuovamente rinviata al 16 gennaio.
Lo hanno deciso i giudici della corte d'Appello di Brescia, davanti ai quali è comparsa anche l'indagata che non ha fatto dichiarazioni.
Il rinvio, chiesto dai legali della donna, è stato accolto in quanto non sono ancora arrivate dal Belgio le informazioni sulle condizioni carcerarie in cui verrebbe a trovarsi l'indagata alla luce di alcune presunte criticità, tra cui il sovraffollamento.
Lo scorso 20 dicembre la corte d'Appello, su istanza della difesa, aveva deciso di rinviare ad oggi l'udienza sulla richiesta belga di consegna di Silvia Panzeri, ai domiciliari come la madre Maria Dolores Colleoni, in applicazione di un ordine d'arresto europeo (Mae).
I legali delle due donne, gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, hanno detto al termine dell'udienza di aver chiesto che Silvia Panzeri venga rimessa in libertà perché, in quanto avvocato, è tenuta a lavorare per i propri clienti per non incorrere in contestazioni di responsabilità professionale.
I giudici hanno cinque giorni di tempo per decidere.
Panzeri e Colleoni sono entrambe indagate dalla procura di Bruxelles con le ipotesi di reato di corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere per fatti commessi dal 1 gennaio 2021 all'8 dicembre 2022.
Secondo estratti del Mae letti da Reuters, la procura di Bruxelles, ritiene che moglie e figlia fossero consapevoli e avessero partecipato e beneficiato della presunta corruzione che avrebbe avuto al centro la ong "Fight Impunity" creata dall'ex europarlamentare Panzeri, una volta non rieletto.
(In redazione Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)