ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha detto oggi che sarebbe favorevole a un rinvio del referendum costituzionale del 4 dicembre se l'opposizione facesse questa richiesta, in considerazione dell'emergenza dovuta al terremoto nell'Italia centrale.
In un'intervista all'emittente radiofonica RTL 102.5, Alfano, che è anche leader del Nuovo Centro Destra (Ncd), ha precisato che allo stato attuale "il governo non farà alcun passo" per il rinvio della consultazione sulla riforma costituzionale, ma che la situazione potrebbe cambiare se l'opposizione lo chiedesse, anche perché "nel cuore degli italiani la priorità non è più il referendum".
"Parlo ovviamente a titolo personale e come responsabile del mio movimento politico", ha premesso Alfano, spiegando però che "qualora una parte dell'opposizione fosse disposta a valutare un'ipotesi di questo genere, io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione".
In mattinata, però, le prime risposte arrivate da Forza Italia sono negative. In una nota, il capogruppo alla Camera Renato Brunetta dice che rinviare il referendum "sarebbe da folli e irresponsabili".
"Il Paese, a causa di (il premier Matteo) Renzi e dei suoi cari, è bloccato da più di 30 mesi da questa schiforma, e adesso qualcuno pensa di allungare ulteriormente il brodo in modo opportunistico sfruttando una tragedia come quella del terremoto? Davvero insopportabile", ha detto Brunetta.
L'ipotesi di un rinvio del voto è stata avanzata nei giorni scorsi da alcuni esponenti politici, in considerazione dell'emergenza provocata dalla serie di terremoti che ha colpito l'Italia centrale. Lo stesso premier Renzi l'ha definita però una "boutade".
Intanto, il tribunale di Milano si è riservato la decisione su un ricorso presentato contro il quesito referendario dal costituzionalista Valerio Onida. Secondo alcuni, se i giudici decidessero di rinviare la questione alla Corte Costituzionale, il referendum potrebbe slittare.
(Massimiliano Di Giorgio)