di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - La lezione francese, con il Front National di Marine Le Pen che stravince al primo turno delle Regionali ma non riesce poi a ottenere nemmeno una vittoria al ballottaggio, insegna ai vari partiti antisistema - o comunque su posizioni estreme - che per vincere bisogna anche sapersi alleare.
In Italia questo si riflette sui due partiti che più degli altri interpretano queste posizioni: da una parte il Movimento 5 stelle e dall'altra la Lega.
Quello che si è imputato sempre ai grillini, in particolare rispetto alla loro attività parlamentare, è di non avere mai voluto fare patti con nessuno. E' successo per la formazione del governo nel 2013, poi per le due elezioni presidenziali (2013 e 2015), ma anche sugli altri piccoli fronti quotidiani di attività legislativa. Nonostante una forte rappresentanza parlamentare i grillini non sono stati quasi mai determinanti in battaglie significative, ma rivendicano di non essersi così 'contaminati'.
Sul fronte opposto invece la Lega di Matteo Salvini, che ha riscoperto posizioni xenofobe, ha finora potuto contare sui vecchi alleati del centrodestra: Forza Italia e Fratelli d'Italia. Salvini punta alla leadership del centrodestra e si tratta di vedere fino a che punto gli permetteranno di esercitarla su posizioni lepeniste e se Berlusconi, pur di bloccare qualsiasi cambio della guardia all'interno del suo schieramento, resterà al traino del Carroccio.