ROMA (Reuters) - In Parlamento sulle riforme Matteo Renzi va avanti spedito, malgrado un breve slittamento in Senato. Il dialogo aperto con i vari schieramenti politici (Forza Italia, grillini, minoranza interna al Pd) prosegue parallelo al lavoro parlamentare e viene sfruttato per offrire molteplici soluzioni all'esame in corso.
Discorso diverso per l'Europa. Probabilmente la questione delle nomine proseguirà coi tempi previsti e già al consiglio straordinario della prossima settimana verrà composto un nuovo sostanziale pezzo del puzzle. La giornata di ieri con l'Eurogruppo e le polemiche sulle dichiarazioni di Renzi da Venezia sul computo degli investimenti digitali, ha mostrato invece che su contenuti ed eventuali aggiustamenti della linea politica economica la trattativa sarà ancora lunga e complessa.
Non è un caso che ieri sera Renzi abbia ribadito che illustrerà le proprie "posizioni sulla crescita e sull'agenda europea nella discussione del prossimo consiglio europeo di ottobre". E una fonte governativa ha chiarito a Reuters che lo slittamento a dicembre del cruciale Consiglio sul lavoro (fiore all'occhiello del semestre italiano) è stato deciso "per poter concordare prima bene con la Germania misure efficaci e concrete".
Il Merkenzi, come l'ha definito il Financial Times, prosegue sicuro ma a passi ponderati. Gli strappi potrebbero essere pericolosi.
( Paolo Biondi )