di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Le scaramucce romane non impensieriscono più di tanto Matteo Renzi. Ma il confronto fra i partiti si accende a livello locale, ora soprattutto con gli occhi puntati su Emilia-Romagna e Calabria, le due regioni nelle quali si voterà domenica.
In entrambe le occasioni nettamente favoriti sono i candidati del Pd. In gioco non c'è soltanto il margine con il quale vinceranno (e sul quale misurare lo stato di salute del Pd renziano) ma anche la lotta alle loro spalle.
Il Movimento 5 stelle dovrà dimostrare di essere davvero la seconda forza della politica nazionale. La pesante sconfitta registrata alle comunali di Reggio Calabria del 26 ottobre scorso potrebbe però non essere stata occasionale. Da verificare poi le divisioni interne, soprattutto in Emilia-Romagna.
La Lega di Matteo Salvini è pronta a raccogliere spazi nel voto di protesta lasciati liberi dai grillini. Salvini ha passato gran parte degli ultimi giorni dalle parti di Bologna e spera di raddoppiare i voti nella regione superando il 10% e insidiando la posizione dei grillini.
Dietro queste due questioni maggiori c'è poi da porre attenzione ai regolamenti di conti interni ai due schieramenti. Nel centrodestra si tratterà di verificare la capacità dei centristi (Ncd e Ucd soprattutto, ma anche ciò che resta dello sbriciolamento montiano) di continuare a erodere le posizioni di Forza Italia.
Sul fronte opposto Nichi Vendola cercherà di intercettare i maldipancia contro la gestione renziana del Pd, e l'endorsement del cantautore modenese Francesco Guccini - caro ai cuori di sinistra - per Sel è un bel biglietto da visita.
Non a caso la newsletter pubblicata ieri sera da Renzi, appena tornato da Australia e Turkmenistan, si concludeva con un accorato appello per le regionali che inizia con un perentorio: "Attenzione!"
Attenzione, dunque.
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