di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Al Quirinale non potrà andare "uno come Matteo Renzi", parola dello stesso presidente del Consiglio e non solo per problemi di età. Ieri sera, in tv da Enrico Mentana, il premier ha detto che il prossimo capo dello Stato dovrà cercare di "avere il massimo consenso possibile" provando a "discutere" prima dell'elezione anche con i 5 stelle.
E i grillini non si tirano indietro: dicono di mettere "a disposizione" le "quirinarie" per l'operazione. Intanto Matteo Salvini, della Lega, fa sapere di essere disponibile a sostenere una candidatura avanzata da Renzi se "positiva", "non di parte".
Grandi manovre in corso mentre le rose accolgono nuovi petali e quelli più profumati cercano di rimanere nascosti.
L'identikit si arricchisce ogni giorno di nuove caratteristiche. Massimo Franco, sul Corriere della sera, oggi ne indica due complementari e ineliminabili: la prima è che il candidato abbia una "virtuosa alterità" rispetto alle dispute della bottega politica, ma la seconda è che il prescelto sia "un conoscitore dei meccanismi delle istituzioni, tale da garantire la tenuta in una fase di frantumazione dei partiti".
Intanto anche Giorgio Napolitano lavora sul futuro del Colle: l'altro ieri ha ricevuto la ministra renziana Roberta Pinotti (presente in qualche rosa), il giudice della Consulta ed eterno candidato Giuliano Amato e il grande tessitore di ogni elezione (oltre che sponsor di Emma Bonino) Marco Pannella.