ROMA (Reuters) - In una settimana delicata per le riforme costituzionali in Senato, gli occhi sono puntati sull'Europa per almeno tre apuntamenti cruciali.
Il primo è già oggi pomeriggio con la audizione trimestrale del presidente della Bce Mario Draghi di fronte alla commissione Affari economici. Il secondo è domani quando il Parlamento europeo voterà il nuovo presidente della Commissione dopo che il Consiglio Ue ha indicato per quella carica Jean-Claude Juncker, frutto di un accordo fra i due maggiori grupi usciti dalle elezioni di maggio, popolari e socialisti, indigesto a molti.
Il terzo appuntamento sarà mercoledì sera con la cena dei capi di Stato e di governo, nella quale si dovrebbero tirare le fila sui nomi che il nuovo presidente - se in Parlamento non ci saranno sorprese - dovrà indicare per la nuova Commissione.
Matteo Renzi ha lungamento lavorato negli ultimi giorni anche su questo dossier con una fitta rete di telefonate con gli altri leader europei. Il candidato italiano per la Commissione resta Federica Mogherini come Alto commissario agli Esteri. Il nome del ministro degli Esteri italiano ha ancora qualche resistenza della quale si è fatto interprete il Financial Times illustrando i dubbi dei Paesi dell'Est Europa, soprattutto sul fronte dei rapporti con Vladimir Putin per la delicata questione ucraina. Molti di questi dubbi li ha fugati ieri Angela Merkel con l'inatteso vertice proprio con Putin a Rio.